Ma non è di questa Rotonda che volevo parlare, bensì di questa
che è uno dei simboli di Vicenza, davanti al quale passo ogni giorno per andare dai miei.
Il cielo, questa mattina, che vista l'ora sarebbe ieri mattina, era blu e terso esattamente come nella foto.
Avrei fotografato tutto e tutti, ma non ce n'era il tempo e la Purulla impelleva, con la sua scarsa propensione all'attesa e alla pazienza.
Così, in cerca di poesia, nel giro di due minuti ho impresso delle fotografie nella mia mente.
Davanti alla Rotonda, complice un po' di coda-per-lavori a Borgo Berga, ho notato una coppia che si stava facendo un autoscatto. Tra i 40 e 50 anni a giudicare dall'aspetto, turisti a giudicare dall'abbigliamento.
Cappellini di cotone bianchi, sandali coi calzini bianchi, pantaloncini corti a coprire gambe bianche e non troppo toniche, magliette giallina lei e beigiolina lui. Bruttini ma belli, perchè sorridenti e innamorati.
Si tenevano per mano e non avevano la tipica faccia di chi "sta in posa" davanti all'obiettivo, anche perchè dall'altra parte dell'obiettivo non c'era proprio nessuno.
C'ero io che li guardavo, però.
Poco oltre la villa, davanti alla pasticceria al Gallo, che considero la migliore pasticceria di Vicenza e alla quale commissiono, per ogni mio compleanno, la millefoglie con crema e gocce di cioccolato, una ragazza dai tratti orientali, in bicicletta, attraversa la strada, per infilarsi in pista ciclabile. Per farlo, sporge il braccio sinistro all'infuori, continuando a pedalare, con la grazia di una ballerina e la leggerezza di una libellula.
Ancora oltre, ferma al semaforo, una BMW station wagon scura. Al posto di guida, un uomo di cui non vedo il volto, vedo solo che indossa un completo e un umore altrettanto scuri. Ha la testa rasata, si accarezza la testa, come se fosse un neonato in braccio a sè stesso.
Buonanotte, domani sarà un altro giorno pieno di cose belle da vedere.
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