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Tra scoiattoli e grattacieli

Creato il 28 settembre 2012 da Luciusday
Quando l'anno scorso arrivai qui in Germania, ciò che mi colpì di Mainz fu quasi subito il Campus universitario: grande, organizzato, ma soprattutto immerso nel verde. Anche ora, finché non fa troppo freddo (e qui ti voglio, dice il lettore sarcastico), si possono trascorrere pomeriggi beatamente sull'erba a leggere, dormire o (far finta di) studiare. A volte  - e non scherzo - ricordo che vedemmo scoiattoli e a volte coniglietti attraversare a piccoli balzi le strade interne al Campus, quanto bastava per passare da una zona di verde all'altro, da un albero al piccolo bosco di fronte (il fatto che poi io, Montaje e C-Man avessimo ponderato più volte di catturare un coniglio e farcelo arrosto è un'altra storia). In estate e appena la temperatura lo consentiva, non solo il Campus, ma anche le rive erbose del Reno venivano presi d'assalto da tedeschi in bermuda e a maniche corte muniti di barbecue, lenzuola e un gioco idiota da fare con bocce e ceppi di legno, di cui ancora non ho capito il funzionamento.  Già questo fatto era sorprendente per uno che viene da un'università la cui facoltà gode a malapena di due metri quadri di erba, per giunta non proprio nella zona più fortunata della Capitale. E piano piano uno si abituava all'atmosfera di un Campus vero e proprio, con strutture e facoltà adiacenti l'un l'altra, e questi spazi verdi dove fare a palle di neve d'inverno e sdraiarsi e fare grigliate d'estate, come fosse un qualcosa a parte dalla città. Una città dentro l'altra.  Da un bel po' ho finito gli esami in tedesco da Erasmus, da un altro po' non metto piede all'università se non per affari essenzialmente burocratici, anche a causa del mio stage a Francoforte. Ma se sono cambiati la città, il Land e le compagnie che mi trovo a frequentare, il rapporto con quello che si potrebbe chiamare "il verde" è rimasto lo stesso: anche in una metropoli come Francoforte, culla dell'economia europea e sede di grattacieli a destra e a manca, città distrutta, ricostruita e tuttora con alcuni (molti) cantieri aperti, anche qui il verde trova il suo spazio. Oasi che non sono divise e separate dalla città "industriale" e dai quartieri residenziali, bensì interagisceonocon esso: a differenza di Roma, nel quale uno è abituato quasi a "fuggire" dalla città, rifugiandosi nei grandi parchi che hanno sempre contrassegnato i fine settimana primaverili di molti romani (parlo soprattutto di Villa Borghese, Villa Pamphili, Villa Ada), qui la natura si unisce alla città in una cosa sola. Piazze verdi si aprono fra i grattacieli, dall'angolo dietro una palazzina, dove ti aspetteresti un'altra fila di caseggiati identici, spunta fuori un piccolo parco giochi. Se poi qualche scoiattolo arriva di soppiatto e strappa un Bretzel dalle mani di un bimbetto che si è distratto per un attimo, la mamma sorride e gliene compra un altro, ma il bambino ormai non ha più fame: è troppo impegnato a seguire con lo sguardo quel ladro dalla pelliccia rossa, finché non lo vedrà scomparire dietro l'angolo del grattacielo della Commerzbank.  

Tra scoiattoli e grattacieli

 Pulchra vobis;)  LuciusDay

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