Torna in libreria, con una nuova traduzione, Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf, uscito nel 1941, a pochi mesi dal suicidio dell’autrice che ha segnato il ‘900 letterario.
Tra un atto e l’altro (in uscita per Nottetempo), è l’ultimo romanzo di Virginia Woolf, pubblicato postumo nel 1941, a pochi mesi dal suicidio dell’autrice. A più di trenta anni dall’ultima traduzione italiana, Chiara Valerio, dopo aver curato le edizioni di Flush e Freshwater, riporta in libreria il grande romanzo dimenticato dell’autrice di Al Faro (1927) e Orlando (1928), “restituendoci l’allegria di un testo che era stato finora letto alla luce sinistra del suicidio dell’autrice”.
La trama ci porta in un pomeriggio di mezza estate del 1939: mentre l’Inghilterra è già in guerra, in campagna Miss La Trobe prepara il suo spettacolo, che ha per protagonisti gli abitanti del villaggio e che si svolgerà nel magnifico portico della casa degli Oliver. Tra un atto e l’altro è un romanzo “di voci che si rincorrono e si sovrappongono, di fantasticherie e di tradimenti, che rimbalzano dalla recita di Miss La Trobe al presente di Isa e Mr. Oliver”.
Virginia Woolf (nata Stephen), e una scrittrice inglese (nata a Londra 1882 e morta suicida nel fiume Ouse 1941). Prestigiosa rappresentante del Bloomsbury Group, fu scrittrice, saggista e critica di forte personalità, che emerse anche nel suo impegno libertario e a volte fuori dagli schemi a favore dei diritti civili e della parità tra i sessi. Tra le sue opere Mrs. Dalloway (1925; tradotto in italiano nel 1946) e To the lighthouse (1927; tradotto in italiano nel 1934) sono forse i suoi capolavori.