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Trade Love-Wiggins – Cosa cambia per le squadre?

Creato il 27 agosto 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

Da qualche giorno è andato in porto lo scambio che, inevitabilmente, condizionerà il futuro prossimo della lega guidata da Adam Silver. Stiamo ovviamente parlando della trade che ha portato Kevin Love a Cleveland e Andrew Wiggins a Minneapolis. Uno scambio su cui in molti hanno espresso opinioni contrastanti a favore o meno della mossa operata dai Cavaliers. Quella che ci apprestiamo a fare ora, è un’analisi dei motivi che hanno spinto le tre franchigie (anche Philadelphia è entrata nella trade) a concludere uno scambio che rimarrà inevitabilmente negli annali della NBA, senza dimenticare che un giudizio vero, approfondito e definitivo su chi in questa trade ci abbia ”vinto” o “perso” potrebbe richiedere almeno un lustro.

CLEVELAND CAVALIERS

Dopo essere riusciti a convincere LeBron a tornare a casa, Dan Gilbert e David Griffin avevano due strade da percorrere, due progetti differenti sui quali puntare: il primo prevedeva che, nonostante LBJ, la squadra dovesse comunque aspettare Wiggins e Bennett e i loro processi di maturazione, posticipando ragionevolmente qualsiasi chance di arrivare al titolo. Il secondo conteneva una scorciatoia, rischiosa e soggetta a terribili rimpianti futuri, ma troppo allettante per lasciarsela scappare. Si è optato per la seconda strada, per Kevin Love e per arrivare al titolo in meno tempo considerando anche il fatto che LeBron si avvicina ai 30 anni. Viene facile pensare che se si avesse la certezza che Wiggins possa diventare una sorta di Kawhi Leonard probabilmente i Cavs lo avrebbero tenuto, ma non sapendo cosa l’ex Kansas sia a livello di NBA, Cleveland ha preferito non correre nessun rischio e avere, in cambio di un punto interrogativo, una certezza granitica, una macchina da doppie-doppie come Love. Non va dimenticato però, che a sua volta l’ex T-Wolves è un’incognita per quel che riguarda i Playoff, dato che non li ha mai giocati, e a livello difensivo dove è sempre apparso molto sotto la media della Lega.
Si riparte perciò da Irving-James-Love e vari comprimari di lusso come Marion, Varejao, Mike Miller e forse Ray Allen e da Thompson e Waiters. A vederlo così, è un gruppo che dovrebbe tranquillamente raggiungere le Finali di Conference, ma per arrivare in fondo servirebbe qualche giocatore con un’attitudine più difensiva.

Show the LOVE and help us welcome in Kevin to #CLE! #AllForOne pic.twitter.com/7JWfG27fWw

— Cleveland Cavaliers (@cavs) 26 Agosto 2014

MINNESOTA TIMBERWOLVES

Il motivo per cui, almeno in questi giorni, i tifosi dei Timberwolves sono più contenti di quelli dei Cavaliers è dovuto ad un fatto molto semplice: Minnesota ha ottenuto la miglior contropartita possibile per Kevin Love. Le ultime due prime scelte al Draft, infatti, sono difficilmente comparabili a qualsiasi altro pacchetto proposto dalle altre squadre. Love andava scambiato adesso, dato che non avrebbe mai esercitato la player option per l’anno successivo, e uno scambio intorno alla deadline avrebbe comportato il rischio di dover accettare una contropartita inadeguata. I T-Wolves oltre a Wiggins e Bennett hanno anche messo le mani su Thaddeus Young (giocatore tutt’altro che mediocre) proveniente da Philadelphia costruendo così una base solidissima per il futuro. Wiggins, Bennett, LaVine, Pekovic, Young e Rubio permettono a Minnesota di avere la miglior base di partenza tra le squadre considerate da Lottery.
Di sicuro l’assenza di Love si farà sentire nel breve periodo, perchè sostituire un All-Star e uno dei migliori tiratori e rimbalzisti della Lega sarà tutt’altro che semplice, ma è certo che per ripartire Flip Saunders ha ottenuto il meglio che poteva.

Welcome to the New Age. #EyesOnTheRise pic.twitter.com/b1RUzrPhZS

— MN Timberwolves (@MNTimberwolves) 26 Agosto 2014

PHILADELPHIA SIXERS

Nella città dell’amore fraterno siamo all’anno zero. Young era l’ultima pedina scambiabile, l’ultimo giocatore da cui poter ricavare qualcosa di buono per il futuro. Sono arrivati da Minneapolis la prima scelta degli Heat al prossimo Draft, Alexey Shved e Luc Mbah a Moute, il quale è stato richiesto per fare da balia al connazionale (entrambi del Camerun) dalla personalità piuttosto spiccata come Joel Embiid. Phila si è garantita tanto talento dal Draft mettendo insieme Carter-Williams, Noel ed Embiid nel giro di due anni, ma è anche vero che i tempi di ricostruzione saranno lunghi perchè il resto, a parte qualche eccezione, è veramente poca roba, e il lavoro che Brett Brown sarà faticoso. Oltre a quello del GM Hinkie che si trova con tantissimo spazio salariale a disposizione, ma con una squadra in pratica da costruire.

#Sixers acquire 2015 first-round pick and two players in trade. Details: http://t.co/7P06kiOe1l pic.twitter.com/X3ULmL60pO

— Philadelphia 76ers (@Sixers) 23 Agosto 2014

 
Come detto in precedenza, aspettiamo di vedere che giocatore diventerà Wiggins, quanto vinceranno i Cavaliers con Love e in che tipo di squadra si trasformerà Cleveland. Solo allora potremo giudicare l’operato e la scelta dei Cavs.


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