Ragazzi, credetemi sono veramente stanco di combattere contro i mulini a vento e, soprattutto, di cercare di far aprire gli occhi a chi intende tenerli ermeticamente chiusi e giacchè c’è mettersi pure i tappi alle orecchie per non ascoltare le mie parole.
Se anche quest’ultimo avvertimento non dovesse sortire effetti concreti mi vedrei costretto ad interrompere la stesura e la pubblicazione di post sul presente blog e riprenderli, nel caso dovessi trovare l’Ast ancora in vita, dopo un paio di mesi di “ferie”, lasciandovi brancolare al buio o ascoltando le sagge parole diramate, attraverso la pagina face book “Lavoratori dell’Ast” dai vari Di Maio e Scannella che ne hanno fatto la propria vetrina per raccontarvi qualcosa d’interessante sull’Azienda mentre Ugo Giuseppe Agati, cioè io, vi racconterei fregnacce e barzellette di vario genere….
Stavolta, ad esempio, vorrei parlare di prestazioni straordinarie che, grazie all’opera preziosa di qualche sindacalista aziendale, potrebbe scomparire dalle buste paghe anziché quindici giorni fa, niente poco di meno che dal 25 Giugno p.v.
In passato, affrontando il problema, ho discettato su tale voce stipendiale (sostitutiva d’innumerevoli altre voci totalmente sconosciute all’Ast) parlando di straordinario effettivo ma anche di straordinario “politico” , “virtuale”, “inventato” e, infine, dello straordinario legato a improbabili “progetti speciali” che qualche Direttore d’Agenzia s’inventava per finanziare i propri intimi. Tutto faceva brodo, in tempo di vacche grasse, facendoci dimenticare di reclamare la concessione di altre indennità come quelle che consentono ancor oggi ai colleghi delle aziende consorelle di percepire uno stipendio dignitoso anche eseguendo esclusivamente la prestazione minima contrattualmente prevista.
Ebbene, un bel giorno, quando ho cercato di “fare le pulci” all’integrativo aziendale che era ed è sottoposto a “cresta”, da parte dell’Azienda, per quanto riguarda la determinazione del “premio di risultato”, il Dr. Vajola (ex sindacalista pentito) mi ha stoppato affermando che la gestione del contratto era di esclusiva competenza dei sottoscrittori dello stesso (Azienda e Sindacati) e di nessun’altro, neanche della Magistratura (tesi un po’ ardita, questa).
Bene e allora affermo chiaramente e con assoluta convinzione che la prevista abolizione delle prestazioni straordinarie dai turni di lavoro che svolgerete in futuro è stata decisa e voluta non soltanto dall’AZIENDA ma anche dai SINDACATI in quanto l’Ast non può, unilateralmente, ma solo con l’adesione dei Sindacati, NON APPLICARE l’integrativo aziendale che prevede l’effettuazione pro-capite di un massimo di 36 ore mensili di straordinario seppure conguagliate al termine delle diciassette settimane.
Questo è ALTO TRADIMENTO, da parte dei Sindacati nei confronti di quegli ingenui dei loro iscritti che continuano a credere nella loro tutela e che li foraggiano pure attraverso il pagamento di una quota mensile!
L’abolizione dello straordinario, per fare fronte a eventuali e tutte da dimostrare esigenze aziendali potrà avvenire solo dopo la disdetta dell’attuale integrativo e previo rinnovo dello stesso con l’inserimento di altre voci ed indennità che consentano, quanto meno, la conferma degli importi stipendiali attualmente percepiti.
Ai lavoratori Ast poco devono interessare i “piani industriali” aziendali se non finalizzati al rilancio e non allo smantellamento dell’Azienda e se qualcuno ha gestito male l’Azienda o ha fatto sparire (nel senso di dilapidare) le risorse aziendali, che paghi le conseguenze del suo operato e vada pure al Diavolo.
In buona sostanza, l’eventuale contestazione all’avvio dei nuovi turni deve essere rivolta nei confronti di tutti i responsabili e non soltanto di quelli che rappresentano un’Azienda allo sbando.
Se ciò non dovesse verificarsi, il Sidast annuncia il proprio ritiro dalla competizione fra i Sindacati lasciando alle altre formazioni l’intera responsabilità di portare il popolo dell’Ast verso la catastrofe, che non ha contribuito a provocare, e che, anche da solo (naturalmente con il consenso e l’appoggio degli amici), è nelle condizioni di evitare….