Magazine Società

Tradire la propria comunità

Creato il 08 giugno 2011 da Aronne


Tradire la propria comunità
Sicilia, terra disgraziata. Bella, bellissima, ma disgraziata. A Giugno puoi assistere ad un miracolo di colori che il Sole, artista sempre contemporaneo, combina ogni minuto. Tutte le tonalità. Ma la bellezza tutt'intorno non basta. Il Paradiso Terrestre non rese Adamo migliore. E così, Eva. Pensate a quanti Siciliani, giovani e meno giovani, ieri come oggi emigrano in cerca di un lavoro al Nord. Assai spesso lo trovano ma un istante dopo studiano come rientrare. Non di rado utilizzando mezzi, escamotage, qualsiasi cosa. I pirati, se serve. Il rientro è concepito. Concepito, già. La demografia del Sud è figlia dei figli dell'avvicinamento. Ma alimenta la greve pulsione della propaganda leghista. Quella che non appartiene a molti politici leghisti, ma che cementa un importante percentuale della sua base elettorale.
Oppure, prendete la classe dirigente locale di molti, tanti comuni. Selezionata tra quanti, tanti rimangono. Gli autoctoni. Il politico, l'imprenditore, il professionista. O, ad esempio, il direttore di banca. Non vi sfuggirà l'importanza del suo ruolo. Tra tutti, di questi tempi più del solito, riferimento nevralgico cui guardare per tanti. Come il farmacista di 30, 40 anni fa, che era l'elemento di prossimità medico, psicologico oltre che farmaceutico. Colui cui rivolgersi in caso di malattia. Quando la salute della famiglia, della comunità era minacciata. Allo stesso modo, il direttore di banca è quell'elemento di prossimità che oggi si prende cura della salute dell'organo più importante della fisiologia nell'era del capitalismo 2.0. A sacchetta.
Il direttore di Banca è il parroco che deve preoccuparsi dell'aldiqua. Ministro del culto della vita degna di essere vissuta quando a contare non sono solo i valori dello spirito ma spesso e soprattutto i valori materiali. Ecco che i tassi di interesse diventano i Padre Nostro e le Ave Maria che egli infligge a quei siciliani della comunità che hanno peccato a “fare”. Perché “fare” in questa terra è peccato!
Indulgere in questo vizio richiede denaro e un pizzico di ingordigia. Vizi che al di qua si pagano. Ora il direttore della banca, da buon pastore, deve giocare di fioretto con le sue poche ma pur sempre importanti leve decisionali. Ora chiudendo un occhio, ora dando un'altra, forse l'ennesima ulteriore mutua possibilità. Che può voler dire futuro per tanti. Futuro, speranza. Derivata positiva se preferite i limiti dei rapporti incrementali a quelli umani.
Ora, quando un direttore di banca tradisce il territorio, il proprio territorio, la propria comunità diventa come Joe Morelli. L'Uomo delle Stelle di Tornatore.
Joe Morelli offriva speranza e futuro agli uomini ed alle donne delle comunità che visitava con il suo circo hollywoodiano ambulante. Gli rubava, con i suoi scatti, l'umanità dei loro sguardi. In cambio di niente prendeva a usura la vita.

 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine