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Tradizioni invernali a Madrid: el cocido

Da Chechimadrid

Il freddo che è arrivato improvvisamente a Madrid non si può raccontare!
Allora che si fa una domenica di novembre con 5 gradi centrigradi? Si mangia el cocido madrileño, che a esser sincera più che un piatto tipico è una sfida di sopravvivenza.
cocido madrileo
È fortemente consigliato mangiare il cocido a ranzo, perché farlo a cena potrebbe regalarvi una notte indimenticabile… e non è un augurio.
Si tratta di una ricetta che non si scorda facilmente e la cui digestione rallenterà un po’ il ritmo della giornata, per questo la tradizione vuole che il cocido di mangi proprio la domenica a pranzo: l’occasione perfetta per goderne abbondantemente e poi girovagare senza meta per digerire, o magari concedersi un’interminabile siesta.
Il cocido è sicuramente il piatto più rappresentativo della cucina della capitale, e visto che a Madrid tutto è un po’ estremo, anche la sua pietanza tradizionale non è da meno: si tratta di un gustosissimo bollito di ceci, verza, patate, cipolla, carote, carne, pancetta e vari salumi “gastrocontundenti”
Come spesso avviene per le ricette più saporite e antiche, il cocido ha origini molto umili: in passato veniva consumato prevalentemente dalle classi popolari e servito come piatto unico.
Attualmente la sua collocazione culinaria e la sua valenza sociale sono profondamente cambiate: potrete trovarlo da ottobre a marzo in tutti i ristoranti della capitale, e non c’è spagnolo che si rispetti a cui non venga l’acquolina in bocca al solo suono della parola “cocido”.

Questa pietanza si serve separando gli ingredienti in due portate ben distinte: prima il brodo dentro il quale si sono cotti tutti gli ingredienti, poi il mix di carne, ceci e verdure, spesso accompagnati da la pelota, letteralmente la “palla”: una grande polpetta fatta con mollica di pane, spezie e uovo, fritta e immersa nel brodo per circa un’ora.
La tradizione vuole che nel brodo si faccia cuocere una specie di pastina chiamata fideos, cioè degli spaghettini.
L’idea è ottima ma credo sia opportuno precisare che in Spagna (come d’altronde nel resto del mondo, eccezione fatta per l’Italia) i tempi di cottura della pasta non sono esattamente una scienza esatta, quindi i fideos si gonfiano come bucatini e poi si sciolgono nel palato come una crema: terribile!

madrid cucina tipica

Personamente di consiglio, mio caro amico italiano che vuoi venire a vivere a Madrid, di chiedere la zuppa senza pasta: il tuo accento sarà una giustificazione sufficiente!
Il cocido viene preparato in qualsiasi bar della città, ma se vuoi davvero leccarvi i baffi la vostra destinazione sarà una, unica e sola: Lhardy, il più antico ristorante di Madrid, e probabilmente anche uno dei più cari.
Qui non si bada a spese: il cocido costa ben 36 euro, una razione di pane 4 euro e il dessert attorno ai 12. Indubbiamente da Lhardy non si possono gettare i tovaglioli per terra in segno di soddisfazione per il cibo, ma il cocido è davvero straordinario.
Se invece non vuoi rinunciare al piacere del palato senza dilaniare il portafogli, la meta ideale è l’eccellente Taberna J. Blanco, nel quartiere di La Latina.
Questo caratteristico ristorantino a gestione familiare (un posto umile e familiare come piace a me) fa il cocido due giorni a settimana, in due turni, alle 14.00 e alle 15.30, ed è sempre consigliato prenotare. Per 14 euro la domenica e per 9 euro il mercoledì potrete mangiare un piatto eccezionale: finirai per stringere la mano e magari chiedere la ricetta alla signora Esperanza, cuoca sopraffina.
madrid cucina spagnola

In ogni caso, a prescindere dalle tue disponibilità economiche e dal tipo di ristorante che più ti piace, una cosa è certa: non si può trascrrere una domenica di inverno a Madrid senza aver provato il cocido!


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