Angela Morgan, nata a Washington nel 1873, poeta, giornalista, attivista per i diritti delle donne. Fu una donna poco conforme alla visione borghese della damina tranquilla e domestica : si occupò nel suo lavoro dell’umanità dentro e dietro le polveri della povertà, visitò e scrisse dei luoghi dove la sofferenza è attaccata ai bassifondi, nonostante il forte biasimo della società dell’epoca. Fu una delle 1187 delegate al Primo Congresso Internazionale delle donne, nel 1915 a Le Hague (L’Aja). Le sue poesie e i suoi scritti non mancarono mai di essere pieni di speranza e d’incitamento ad una via possibile e diversa.
L’ARTE DOVREBBE
di Angela Morgan
(traduzione di S. Sambiase)
L’Arte dovrebbe entrare alla gente nelle vene
essere il fuoco che nutre lo spirito della nazione.
Le poesie dovrebbero fare a pezzi le catene
e metter fine ai mali dell’umana popolazione.
L’Arte dovrebbe entrare alla gente nel sangue
affinché ogni lavoro sia la nobiltà delle cose
e la musica un cibo altisonante
e il mondo disfatto dalla sua disperazione.
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