Nonostante le infrastrutture internet in Italia siano tra le più scarse del pianeta, negli ultimi tempi si sta creando una vera e propria corsa all'oro, non per accaparrarsi il biondo metallo come i cercatori del Klondike di disneyana memoria, ma piuttosto per la fibra ottica.
La possibilità di rimodernizzare le strutture italiane e cablarle in fibra ottica ha attirato le attenzioni di Enel, su tutti, poichè il colosso dell'energia avrebbe sia i capitali che la forza lavoro per eseguire il compito ed entrare a far parte del gruppo che si spartirà la torta da 6,5 miliardi di euro confezionata dal Governo.
Accanto a Enel si siederà molto probabilmente anche Metroweb, azienda telco che da anni fa la corte a Telecom per quanto riguarda la fibra ottica ma che non è mai stata corrisposta fino ad ora.
All'orizzonte però appaiono anche Ferrovie dello Stato, che può mettere sul piatto la rete ferroviaria per aumentare la diffusione della fibra ottica sul territorio nazionale, e Cassa Depositi e Prestiti, una società per azioni italiana partecipata in gran parte dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e in minima parte da alcuni colossi bancari.
Insomma, all'improvviso si è acceso l'interesse sulla fibra fibra ottica e guardacaso non appena sul tavolo solo apparsi dei bei soldi da dividersi per gli appalti: speriamo che in tutto questo caos di promesse alla fine si riesca ad avere infrastrutture internet degne di questo nome.