Sono le 16:20 quando le telecamere della Rai inquadrano il volto tumefatto di un ciclista vittima di una caduta durante la discesa del Passo del Bocco a 25 km dal traguardo di Rapallo.
Si capisce subito che si tratta di qualcosa di grave; la macchina con a bordo il dottor Tredici inchioda pochi metri dopo il ragazzo.
Pochi minuti dopo viene reso noto il nome del ragazzo: si tratta di Weylandt (Team Leopard), giovane belga di 27 anni, vincitore lo scorso anno, di una tappa al Giro d'Italia.
L'equipe medica intervenuta immediatamente sul posto pratica il massaggio cardiaco, mentre il corridore non riprende conoscenza.
Dall'ospedale di Genova si alza subito l'elicottero del 118, in direzione del luogo dell'incidente.
La corsa termina in sordina. Tutti aspettano notizie sulle condizioni del giovane.
Dalle comunicazioni dei telecronisti Rai, sembra che il cuore del giovane batta da solo, dopo alcune dosi in vena di atropina ed adrenalina.
L'elicottero del 118 atterra poco distante, su un campo, mentre il corridore è ancora steso sull'asfalto circondato dai sanitari.
Alle 17:25 viene comunicata, in diretta dalla Rai, la morte del corridore.
Nonostante l'immediato intervento dei medici e 40 minuti di tentativi di rianimazione, per il giovane 27enne belga non c'è stato nulla da fare.
A fare la comunicazione ufficiale è il dottor Tredici, medico ufficiale della gara e uno dei primi ad intervenire sul luogo dell'incidente.
Non sono ancora chiare le dinamiche del drammatico incidente, ma sembra che il corridore si sia voltato per controllare la posizione dei ciclisti che lo seguivano ed abbia urtato il muretto che delimita la strada perdendo il controllo della bicicletta e andando a sbattere violentemente il volto sull'asfalto.
Nei prossimi giorni aggiornamenti più dettagliati su questo tragico incidente ad un Giro d'Italia cominciato in modo bellissimo a Torino.
Stay Tuned - Mitch