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Tragedia Ferroviaria di Santiago De Compostela: Dario Lombardo la vittima italiana. Macchinista rischia 312 di galera

Creato il 26 luglio 2013 da Alessiamalachiti @amalachiti

Francisco Jose Garzon AmoIl macchinista Francisco Jose Garzon Amo, che guidava il convoglio deragliato a Santiago de Compostela, si trova attualmente agli arresti per guida spericolata. In stato di fermo all’ospedale, il ferroviere ha portato il treno ad una velocità di 190 km/h nella curva in cui è avvenuto l’incidente: in quel tratto il limite è di 80 km/h.

Francisco Jose Garzon Amo, che via radio inviava un messaggio a tragedia appena avvenuta, si augurava di non avere vittime sulla coscienza, ma i decessi sono stati ottanta e potrebbero salire, dato che vi sono 36 persone ricoverate in condizioni gravi, di cui 4 sono bambini. Il macchinista aveva pubblicato sul suo profilo di Facebook un’immagine che immortalava la velocità a cui andava un convoglio da lui guidato: 200 km/h. L’uomo, con esperienza trentennale, si vantava della velocità raggiunta, ma ciò non significa necessariamente che abbia compiuto un’infrazione nell’occasione in cui scattò la fotografia. Da quanto si apprende, l’immagine non riguarda il treno deragliato e saranno le autorità a dover stabilire quando è stata scattata, ma soprattutto, individuare il limite di velocità imposto nel tratto in cui l’uomo ha viaggiato a quella velocità.

Mentre si discute sull’incoscienza del macchinista, che afferma di voler morire per il peso che porta sulla coscienza, e che rischia da 12 a 312 anni di galera, viene diffuso il nome dell’italiano a bordo del convoglio. Si tratta di Dario Lombardo, secondo le autorità Galiziane. Il giovane, originario di Messina, potrebbe essere la vittima cercata dalla Farnesina. Trasferitosi in Germania con i genitori, il ragazzo era in viaggio per raggiungere alcuni amici a Santiago de Compostela.

I familiari sono arrivati ieri sera nel capoluogo Galiziano ed al momento si attendono i risultati dell’esame del Dna, effettuato nel pomeriggio. I corpi senza nome sono circa tredici e per alcuni di loro, l’identificazione risulta difficile: solamente grazie all’ausilio dei test scientifici sarà possibile identificare tutte le vittime.

(In foto, Francisco Jose Garzon Amo)


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