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Trail della lepre rossa 2014-il racconto-prima parte

Creato il 28 giugno 2014 da Andrea Dugato
Arrivo al Passo e trovo un clima fantastico di frenesia per la gara.
Trovo gli amici e amiche, e con ognuno si scambia una parola e un sorriso.
Il clima è ottimo, ma un pò freddino per me. Sono stato scottato troppe volte da problemi muscolari, che spesso insorgono quando prendo aria fredda sui muscoli delle gambe.
So che quando la vaporiera va al massimo, ci si scalda da matti, ma non devo fare una corsa in salita, ma sopratutto in discesa, dunque i muscoli saranno messi ultra alla prova, sopratutto tibiali, quadrato del femore e il grande adduttore.
Dunque decido per calze a compressione alte e panta lunghe, comunque molto leggere.
Indeciso fino all'ultimo anche per le maniche lunghe, esagerate mi diranno in molti, ma io sto bene anche dopo riscaldamento, la maglia è anch'essa comunque leggera.
Anche l'amico Bortolan è magro come me, anzi di più, ma lui corre in cannotta e pantaloncini estivi.
Forse non ha i miei 30 bpm!!!!
Comunque sarò l'unico vestito integrale e dalle foto mi si nota .....o no in basso a sinistra !!!
Trail della lepre rossa 2014-il racconto-prima parteTrail della lepre rossa 2014-il racconto-prima parte
Trail della lepre rossa 2014-il racconto-prima parte
Partiamo molto veloci, io non ho sentito il retto femorale lamentarsi durante il riscaldamento, ma sono comunque cauto, mi ritrovo nel gruppetto dei primi 10 comunque senza faticare particolarmente, ottimo segnale.
Siamo in leggera salita su asfalto e viaggiamo sotto i 4:00!!!! lo vedo adesso, ma il garmin non l'ho mai guardato se non alla fine per capire quanto mancava con i k.
Trail della lepre rossa 2014-il racconto-prima parteIl fatto di aver scaricato tutta la settimana, complice anche il paventato infortunio, mi fa sentire le gambe leggere e reattive. La regola dello scarico totale durante la settimana della gara, il che non significa stare fermi ma correre a ritmo facile con magari solo qualche accenno al ritmo gara, rimane una cosa BASILARE, che si rivela sempre più valida,  sarà una costante tassativa d'ora in poi.......fino al prossimo errore!!!!Dopo 1.5k si taglia a sx e si prende un sentiero, la pendenza si fa subito notevole, ma riesco a cambiare marcia e mi adatto subito, sento veramente bene le gambe, non dura molto, e spiana in mezzo al bellissimo bosco che circonda Malga Boffetal.Sono testa a testa con il giovane Jacopo Piazza, quello che l'anno scorso mi stava prendendo a pochi mt dall'arrivo, quest'anno è cresciuto muscolarmente, lo si nota e il ragazzo mi è sempre a ridosso, con frequenti sorpassi reciproci.Sarà così fino alla fine ma stavolta mi passerà prima del traguardo e l'avrà vinta lui, bravo veramente!!!Promette molto bene per il futuro e ne sentiremo molto parlare nelle nostre corse.La corsa prosegue  in mezzo a prati con tratti molto fangosi, nel quale ci si infila con l'intero piede, con continui cambi di direzione pendenza e fondo.Siamo un gruppetto composto da Andrea Rigo, Bortolan, Mastrotto, Jacopo Piazza, Bort Paolo, viaggiamo velocissimi e molto ravvicinati.Questo fino al 5k, da cui inizia il primo mega discesone da paura, verso camposilvano, 10% pendenza!!! Aggiungiamo curve secche, passaggi in mezzo a torrenti pieni d'acqua, fondo ultrasconnesso, 2.5 k che correrò a 3:44 con punte a 3:30, per me il massimo.Le ripetute fatte qualche settimana prima con discesa massimale mi hanno aiutato molto, non ho subito la discesa come al solito, anzi direi che l'ho dominata, ma non posso dire di non aver sofferto caspita.Avrei preferito la pendenza della Maistrack senza pensarci!!!!Qui il mitico Andrea Rigo è sparito come una gazzella, alla faccia del maratoneta da strada, il suo motore risulta notevole anche su medie pendenze, per non dire delle discese!!! Resto invece in contatto con Bortolan e Bort, entrambi del mio gruppo sportivo, ad un certo punto primo capitombolo di Bort, mi fermo e gli dò una mano a rialzarsi chiedendo se va tutto bene, chiappa rossa di sangue, è un pò scosso ma riparte e dopo qualche centinaio di mt mi è già davanti di nuovo.                                            Trail della lepre rossa 2014-il racconto-prima parteDopo un pò tocca a me, finisco con il piede su un scarico acqua di legno, di quelli piantati a terra, pur sapendo che non dovevo, come si devono evitare le radici degli alberi e i sassi grossi bagnati, l'andatura elevata e la fatalità, mi impedisce di accorciare o allungare il passo al momento giusto.Risultato, scio per tutta la lunghezza lo scarico, ai 18-19 all'ora immaginatevi che razza di capitombolo ho fatto anch'io.Io però mi sono scaraventato a terra con il ginocchio, il braccio sinistro, per fortuna realizzo subito che mi sono solo grattato un pò, nulla di grave, l'impavido guerriero incassa, si rialza e si rimette in moto, dopo minima sistemazione dell'abbigliamento e pulizia......naturalmente.Azione poco utile ma auto consolatoria e di incoraggiamento,  visto che i miei compagni non se ne sono accorti e mi sono filati via.....

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