Le strade di Edoardo, Jordi e della loro allenatrice Veronica Arato si sono incrociate nel 2010 ed è difficile pensare che un giorno possano separarsi. “Il nostro sport crea legami forti, di amicizia e di fiducia, con i compagni e con i maestri” spiegano in coro, “e anche in Italia ci conosciamo tutti, da chi va alle Olimpiadi al nuovo arrivato. Siamo un’unica famiglia, che in un recente collegiale si è “allargata” ad altri ginnasti finlandesi e irlandesi; quando si dice che lo sport unisce si intende proprio questo, si sta insieme e ci si capisce anche senza conoscere la lingua dell’altro”.
L’impegno dei due giovani atleti è notevole. Al mattino vanno a scuola, tornano a casa per mangiare e poi di corsa in palestra. Jordi per la verità ci va in bicicletta, partendo da Collegno; Edoardo abita più vicino e prende il pullman o va a piedi. Di sera si cerca di raccogliere le ultime energie della giornata per studiare, prima di andare a dormire. Come ogni sport praticato ad alto livello è ormai una parte della vita, non un semplice passatempo. Ha permesso ai due ragazzi di prendere addirittura un “18″ in educazione fisica, rendendo semplici esercizi che la maggior parte delle persone può giusto immaginare. Ma non usano le loro doti atletiche per vantarsi, tanto che gli amici di scuola li hanno visti all’opera soprattutto attraverso i video.
“Non mi piace seguire gli schemi e stare con i piedi per terra” conclude Jordi, “e il trampolino elastico mi permette di esprimermi e di essere diverso”. “Non è mai monotono” replica Edoardo, “ogni giorno puoi fare salti diversi, ogni giorno è più bello”. Adesso la serie A, domani forse i Mondiali, dopodomani chissà, le Olimpiadi, il grande sogno di entrambi. Per raggiungerlo basta continuare a saltare, anzi, a volare.