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trash

Creato il 20 gennaio 2011 da Gaia

Io mi sono astenuta dal commentare gli ultimi scandali italiani riguardanti il presidente del consiglio innanzitutto perché non avevo assolutamente niente da dire a parte:  SCHIFO (come da molti anni a questa parte del resto), e poi perché preferirei ignorarli: una delle più grandi umiliazioni inflitte da questo soggetto al nostro paese è di invitarlo e a volte costringerlo a parlare ossessivamente di lui quando ci sono altre sessanta milioni di persone in Italia che condividono una marea di problemi sociali, politici ed economici comuni e spesso trascurati, per non parlare dello stato disastroso in cui versa il nostro territorio e l’ambiente, o, se vogliamo, anche delle notizie incoraggianti che ogni tanto si potrebbero dare. Però voglio dire una cosa sola, e cioè che non so se per causa sua o meno, e comunque seguendo una tendenza internazionale di lungo corso (provate a vedere che giornali vendono in Gran Bretagna, e la nostra stampa sembrerà al confronto più intellettuale di un corso di filosofia), i media italiani sono ormai, e nella loro totalità per quanto riguarda i più letti, visti o ascoltati, sprofondati in una palude di volgarità, pettegolezzo (non gossip, che non è una parola italiana, ha una traduzione esatta nella nostra lingua e quindi non c’è motivo di usarla), e trash al di là di ogni sopportazione. E non parlo neanche della morbosità della cronaca nera, delle notizie frivole spacciate per importanti o del gran circo mediatico che è il calcio: no, parlo proprio, nello specifico, dell’incessante sfilata di figa in tutte le salse che sono diventati telegiornali, riviste e siti. Lasciando stare la tv che si sa benissimo com’è, sono giorni che la Repubblica ha sulla sua pagina principale foto sempre diverse di Ruby, e non se ne può più, la ragazza occhieggia anche sui siti de Il Corriere e La Stampa, Il Fatto Quotidiano stratitola su di lei, insomma si salvano solo i soliti media piccoli e trascurati, e Il Manifesto, che avrà i suoi difetti ma certamente il merito, dio lo benedica, di tenere la discussione su temi importanti e su un livello intellettuale e di analisi piuttosto alto (ma rischia anche lui). Peccato che nessuno lo legga. Per quanto riguarda la Repubblica, visto cosa è diventata (e ce ne sarebbe da dire) alle volte vorrei che rinsavisse o fallisse, ma più è così, più fa appello ai bassi istinti della gente, meno corre il rischio di fare o l’uno o l’altro.

Mi sono sfogata.


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