Nelle ultime settimane si è parlato tanto di trasparenza, specialmente dopo la Digital Venice Week. Ma quanto se ne occupa il Parlamento? Guardando Ddl, mozioni, interrogazioni e ordini del giorno la risposta è “molto poco”.
Nell’era della politica in streaming, parlare di trasparenza è diventato di gran moda. Ma come sempre, fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e diventa importante capire quanti passi avanti siano stati effettivamente fatti in questo campo.
Una delle iniziative promosse dalla Presidenza Italiana del Consiglio europeo è stata la recente “Digital Venice Week”, una settimana di incontri internazionali a Venezia sulle politiche digitali.
Al di la di proclami, promesse e slogan, abbiamo deciso di verificare quanto in Parlamento, Deputati e Senatori lavorino effettivamente per una politica e una pubblica amministrazione più trasparente.
La risposta è molto poco: fra Camera e Senato i Disegni di Legge presentati che riguardano la trasparenza e il diritto di accesso sono stati solamente 12, di cui solamente 1 diventato legge (Decreto per il Finanziamento Pubblico ai Partiti).
Solo 1/3 delle interrogazioni in materia (tra scritte, orali e in Commissione) hanno ricevuto una risposta del Governo, e il numero di Ordini del Giorno in Assemblea si è fermato a 4.
Molta poca carne sul fuoco quindi. Proprio per questo motivo, 32 associazioni della società civile italiana, tra cui openpolis, hanno promosso la campagna #FOIA4Italy. Quello che si chiede al Governo e al Parlamento è una legge che garantisca a chiunque di poter conoscere tutti gli atti, documenti e dati formati e detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, con poche e tassative eccezioni. Si tratta di uno strumento indispensabile per una cittadinanza consapevole e partecipe al bene comune, già adottato dalla maggioranza dei Paesi democratici.
Trasparenza e Diritto di accesso: quanto se ne parla in Parlamento?
Per approfondimenti:
- tutta l’attività legislativa del Parlamento
- #Foia4Italy