C'è una terribile infezione che aleggia per Hollywood.Un virus letale, una febbre logorante, una malattia che quando ti colpisce non ne esci più.E' il germe della “protagonista della commedia romantica”: spesso viene dalle serie tv, tanto pimpante, tanto brillante, prima diventa la fidanzatina d'America e poi compare in tutte le pellicole dette commedie romantiche. A quel punto il suo destino è segnato: ha davvero rotto i “cosiddetti”.La regina del genere è stata per anni Julia Roberts, poi anche Meg Ryan, Cameron Diaz, fino all'ormai insopportabile Jennifer Aniston.A raccogliere lo scettro di rompi-maroni della commedia americana giunge, da un paio d'anni a questa parte, Katherine Heigl.
Tanto caruccia in
Roswell, esplosa in Grey's Anatomy, dove ha offuscato la protagonista, e passata con successo alle commedie romantiche. La giunonica Katherine ci ha convinto in Molto incinta, un po' meno in 27 volte in bianco (ma non per colpa sua), ha pomiciato con Gerard Butler in La dura verità (maledetta!) e adesso si spupazza Josh Duhamel in questo Tre all'improvviso (sempre più maledetta!). Stanno inoltre per arrivare Killers con Ashton Kutcher (oh la Heigel si sceglie ormai solo i copioni con i più fighi di Hollywood) e One for the money: tutte commedie romantiche. La cosa sconcertante di questi prodotti è che il personaggio femminile protagonista è sempre lo stesso, SEMPRE: donna dinamica ed iperattiva, un po' nevrotica, di bell'aspetto, intelligente ma anche romantica e perennemente in cerca dell'amore vero che puntualmente o non se la fila o le preferisce schiere di “donne di pubblico dominio”.Commedie fatte con lo stampino, preconfezionate e riscaldate al momento, tutte confondibili, tutte scialbette, tutte sopra le righe ma non troppo, tutte insopportabili. Qui cambia leggermente il tema: in mezzo ai due protagonisti che prima si odiano e poi si amano c'è una bambina rimasta orfana, ma il risultato non cambia.Qualsiasi attrice venga risucchiata da questo vortice malvagio pieno di zucchero e fiocchetti non ha scampo: dopo un paio di pellicole in fila di questo tipo è segnata per sempre.Anche la Heigl non fa eccezione: ha già rotto.E paradossalmente questi personaggi femminili che vorrebbero essere moderni e freschi, sfaccettati e originali non fanno che creare un nuovo insopportabile stereotipo di donna che sinceramente è più sconcertante del solito “santa o puttana”. Alla fine, anche se stereotipati pure loro, sono molto più simpatici i personaggi maschili menefreghisti e un po' selvaggi come quello di Josh Duhamel in questa pellicola.Possibile che il giusto mezzo tra la santa e la puttana sia la rompiballe?Josh Duhamel e Katherine HeiglLa citazione: "Ahw...neanche in The Millionare ce n'era tanta!"Hearting/Cuorometro: ♥1/2
Uscita italiana: 2 dicembre 2010
Titolo originale: Life as we know itRegia: Greg BerlantiAnno: 2010Cast: Katherine Heigl, Josh Duhamel, Josh Lucas, Christina Hendricks, Hayes McArthur