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Tre ragioni per procurarvi “L’amore si impara leggendo”

Da Gynepraio @valeria_fiore

Il fatto che tutti i miei giudizi siano sempre gastrici e mai razionali fa di me una persona poco imparziale. Ma io preferisco dire che sono partigiana e campanilista. Ed è per questo che quando è uscito “L’amore si impara leggendo” di Beatrice Dorigo e Massimo Minuti, ho mollato Excel (senza salvare, perché noi donne de core s’agisce d’impulso) e mi son fiondata sul Kindle store a procurarmene una copia.

Perché?

Mi pare abbastanza ovvio: perché gli autori sono torinesi, ed io sostengo l’economia locale. Perché Beatrice è una blogger, e io supporto le colleghe meritevoli. Perché è scritto per le donne, e io, diciamo, ho a cuore la categoria. Perché nel titolo c’è amore, e Dio solo sa che bisogno ne abbiamo. Perchè io ho già ammesso di non averci mai capito niente. E’ quindi con il cuore palpitante di solidarietà che mi sono dedicata a queste 256 pagine. Che vi consiglio, non solo per le sopraccitate ragioni -di per sé già solidissime e ampiamente sufficienti- ma per altre tre.

“L’amore si impara leggendo” Inaugura un genere.

Invece di prendere noiosi casi clinici e chiamarli con le iniziali puntate, gli autori scelgono 80 protagoniste letterarie femminili dotate di nome e cognome, ce ne raccontano le vicende e ne traggono altrettanti tips per migliorare la nostra relazione, o renderla quantomeno simile a come la desideriamo. Un manuale di educazione sentimentale, in cui i romanzi sono trattati come manuali di self-help: signori, siamo di fronte a un metamanuale. Se deciderete di regalarlo a qualche amica per Natale, donerete un libro con dentro 80 libri. Signori, ecco a voi il metadono! Mica come certi libri, che sono il metadone.

“l’amore si impara leggendo” insegna l’equilibrismo.

Beatrice e Massimo camminano sul filo sottile che separa “raccontare” da “rivelare” senza mai cadere dalla parte sbagliata: perché questo metamanuale contiene 80 sinossi, 80 domande, 80 lezioni di vita, numerosi esercizi di autoanalisi (ah, ecco, procuratevi un quaderno e una penna) ma nemmeno uno spoiler. Andate tranquilli. E non dimenticatevi i dolciumi, mi raccomando.

amore si impara leggendo

suggerisco papaya e zenzero canditi

“l’amore si impara leggendo” ci regala materiale  per i prossimi 20 anni.

Se anche voi appartenete a quella grossa fetta della società che acquista meno di 10 libri l’anno e che, per nascondere la bruciante vergogna derivante da questa inadempienza inventa scuse becere del tipo “non so mai cosa leggere”, troverete in questo metamanuale (niente, d’ora in poi ogni scusa sarà buona per usare questa parola) suggerimenti per colmare tutte le vostre lacune. Si va dagli autori classici (Tolstoj, Flaubert, Capote, Maupassant, Brontë, Austen, Du Maurier) a quelli contemporanei (Michael Cunningham, Nick Hornby, Jeffrey Eugenides, Jonathan Franzen, Chuck Palahniuk, Elizabet Strout, David Nicholls), agli emergenti (Ilaria Bernardini, Chiara Gamberale, Marco Lazzarotto). Non mancano i libri che hanno ispirato film e serie TV (Via col Vento, Il Trono di Spade, Pomodori Verdi Fritti, I sublimi segreti delle Ya-Ya Sister) e diversi esempi di chick-lit (Il diario di Bridget Jones, Il diavolo veste Prada).

Vi sembrerà spesso di esservi imbucate a una grande festa, di stare un po’ a disagio, di origliare con nonchalance i discorsi di gente ignota e interessantissima, e chiedervi come vi è venuto in mente di entrare. Ma poi, ad un certo punto, in mezzo alla folla vedrete un volto noto (“Amy March, sei tu? Dio santo, meno male, pensavo di non conoscere nessuno“), e vi sentirete di nuovo a casa. Io ho anche scelto una nuova BFF immaginaria -Jo March scusa, sono una infedele- cioè Weetzie Bat di Angeli Pericolosi.

NOTA BENE. Se vi chiedete come hanno fatto gli autori a leggere e analizzare tutti questi romanzi riuscendo, contemporaneamente, a mangiare, farsi la doccia e fidanzarsi, sappiate che Beatrice e Massimo sono stati entrambi librai e sono libroterapeuti. Portano in giro per i salotti, i club, i circoli e le bettole d’Italia il Jukebox letterario, un -inusuale, inaudito, inusitato- format intrattenitivo in cui qualsiasi avventore può richiedere un libro adatto allo stato d’animo in cui si trova, al problema che vuole risolvere o alla domanda che si pone, ricevendo in tempo reale una colonna sonora letteraria ad personam.

 


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