Una rappresentazione grafica di una macchina di Alan Turing, padre degli algoritmi
Il nuovo Sol dell’Avvenire
Pippo Civati ha mosso il primo passo,
vediamo chi fa la seconda mossa.
Bersani ha pronta la bandiera rossa,
Fassina è già bardato da circasso.Mineo pare percorso da una scossa,
D’Attorre di montagna ha preso il passo,
Vannino Chiti incalza che è uno spasso,
Speranza chiama tutti alla riscossa.D’Alema si fa largo nella ressa,
Landini sogna il bagno nelle masse,
e Pisapia conciona già in gauchesco(le donne qui son tutta una scommessa).
Il leader? Non c’è storia, a mani basse
sul podio salirà Papa Francesco.
Civati rompe col PD
Adesso che l’Italicum è legge
siam tutti più tranquilli e rilassati:
saremo da governi governati
più lunghi delle solite scoregge.Però ci resta il dramma di Civati
che forse la tensione più non regge.
Lui è la più impazzita fra le schegge,
‘menevado’ da Guinness dei primati.Il Renzi ch’è un cafone di talento
lo chiama col nomignolo di Pippo.
E al Beppe che ha ingoiato rospi a chiliGli pesa più che un sacco di cemento.
Tra poco dunque effettuerà lo scippo.
Purtroppo, in moto ha solo due sedili.
Cambiarenzi, l’algoritmo del futuro
Ogni mago ha una magica parola,
un mantra che ripete all’infinito.
Il pubblico lo ascolta inebetito
e intanto non s’accorge della sòla.Per Renzi, illusionista ormai nel mito,
è stato ‘cambiamento’ questa fola.
Però cambia non lui ma chi si scola
cervello con renziano condimento.Lui dice cambierà l’Italia intera,
che poi è un modo per cambiare niente
purché ci sia il cappello informatico.Cambia legge, cambia scuola e bandiera,
cambia tutto (ma non il Presidente).
E l’Italia avrà il cambio automatico.