Tre stronzi in treno (per tacer del cane)

Non parlo di Berlusconi, tanto peggio dei fatti conclamati non si può fare.
Parlo dei tre signorini nella foto che , come racconta Lucio Cillis a pagina 15 di la Repubblica, hanno deciso di imbarcarsi in un viaggio in treno verso Sud. La motivazione è quella di voler scoprire i disservizi dei trasporti nel Mezzogiorno, cosa che al Ministro dell'Economia e a due segretari di Sindacati nazionali dovrebbero essere ben noti da tempo. Non pago della boiata, del teatrino messo in piedi, Bonanni ha avuto il coraggio di parlare di "viaggio da cittadini qualsiasi" mentre si aggiustava il suo costume da uomo qualunque. Peccato per il servizio d'ordine che teneva a debita distanza i veri pendolari, oppure la telefonata riservata che Mauro Moretti ha fatto al signor Giulio, per sincerarsi delle buone condizioni di viaggio (normale routine). Tra l'altro l'ad di Trenitalia si è beccato pure il cazziatone perché nei bagni della carrozza (riservata ai tre, of course) mancava l'acqua. Non servono molti commenti, bastano le azzeccate parole di Susanna Camusso (che si sta rivelando ogni giorno di più un'ottima segretaria Cgil): "Siamo entrati nel pieno di una nuova iconografia sovietica".
Stamattina il viaggio è ripartito, in pulmino da Lamezia a Reggio Calabria per saggiare la famigerata A3, della quale i nostri tre hanno tanto sentito parlare all'Onda Verde. Salerno-Reggio i cui cantieri infiniti, giustappunto, da oggi vengono presidiati dall'esercito. Come in qualunque altro paese, o no?