Treccia al latte, semi di papavero, cumino e avena.

Da Fariapa
Di solito quando rimango a corto di pane preparo un pan carrè. Questa volta ho voluto fare una treccia al latte. La ricetta l'ho trovata su un mio vecchio manuale dell'impastatrice. Naturalmente ho apportato delle variazioni in corso d'opera. Ho utilizzato la farina del Molino Chiavazza che mi ha dato un ottimo pane, ben lievitato e da un altrettanta splendida alveatura. Fino ad ora avevo utilizzato farine per uso professionale ed ero convinta che quelle in commercio impiegate prettamente in  ambito casalingo non avessero abbastanza forza. Sono arrivata a caricarmi in macchina anche pacchi da 25 kg di farine comprate alla Metro!

Ingredienti500 g  farina 00 MolinoChiavazza500g di Manitoba
25 g di lievito di birra
650 ml di latte
50 g di burro fiocchi di avena q.bsemi di cumino e papavero Melandri2 cucchiaini di sale due di zucchero
Sciogliere il lievito in  50 ml di acqua.Versarlo nell'impastatrice  ( munita di braccio meccanico) assieme al latte a temperatura ambiente,quindi metà farina di manitoba Chiavazza e metà di quella 00 precedentemente setacciate. Impastare per circa due minuti. L'impasto dovrà risultare una pastella che andrà lasciata lievitare per circa tre ore coperta da un telo nell'impastatrice. Passato questo tempo aggiungere gli altri ingredienti: la farina restante, semi di cumino, papavero, avena q.b, zucchero, 2 cucchiai di malto in polvere, il burro a temperatura ambiente e all'ultimo il sale. Azionare l'impastatrice per circa 4-5 minuti. Quindi prendere l'impasto tagliarlo in tre filoni che andranno intrecciati tra loro. Mettere la treccia in uno stampo da plumcake ricoperto da uno strato di carta sforno. Lasciare lievitare ancora un ora in un posto lontano dalle correnti d'aria e coperta da un telo. Prima di infornare spennelare la superficie con albume e distribuirvi sopra i semi a piacimento. Portare il forno a 160°C con all'interno un piccolo contenitore pieno d'acqua per creare umidità. Infornare e cuocere la treccia per circa una cinquantina di minuti. La superficie a cottura ultimata dovrà risultare ben dorata.A voi un'altro "Dolce peccato di gola"!

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