tredici mesi senza bulimia

Non sono solo ira e dolore...forza io sono di pietra pensosa, allegria di mani insieme allacciate.
Infine, sono libero entro gli esseri.
E tra gli esseri, come l'aria vivo, e dalla solitudine assediata esco verso il folto delle battaglie a conquistare gioie indomabili.
P.NerudaQueste parole di Neruda sono un inno alla vita, esattamente come la poesia Lentamente muore, che potete (ri)ascoltare qui, letta in un video dalla nostra splendida Kiara.
In questi tredici mesi senza la bulimia al mio fianco mi sono sentita spesso indifesa, privata della corazza di protezione che era per me la malattia, ma finalmente ho scoperto cosa significa vivere davvero.
Il cibo non è piu' la mia arma di distruzione, ma un mezzo per assaporare la vita.
Dopo Natale faro' un viaggio dall'altra parte del mondo, ma su scala ridotta, anche dove vivo, ogni occasione è buona per andare alla scoperta di posti nuovi.
Il tempo libero è poco, ma faccio di tutto per evitare che i libri si accumulino senza essere aperti per mesi.
Ho avuto il coraggio di rivoluzionare il mio lavoro.
Mi sforzo continuamente di mettere da parte l'ansia, e se proprio non ci riesco la accetto ritenendola parte della vita e interrogandomi sul perche' della sua presenza.
Sono in continua evoluzione.
Ringrazio per il minimo gesto e tento sempre di essere utile.
Amo profondamente, soffro profondamente, rido di cuore.
Con le paure e i timori che ancora mi fanno compagnia, progetto, costruisco, e butto il cuore oltre l'ostacolo.
Ho perso la mia corazza di protezione, ma è nulla rispetto a quanto ci ho guadagnato.