Folla di cronisti per il ciclone Guzzanti
"Dal premier eversione e colpo di Stato"
Quando ero piccola, alcuni miei coetanei guardavano insieme ai padri allupati "Colpo Grosso". A casa mia era assolutamente vietato, così come veniva cambiato canale a ogni scena di preliminari e/o sesso nei film...sarà stato questo il trauma familiare che mi ha fatto diventare lesbica? Chi lo sa!
Alla ricerca del trauma omosessualizzante perduto, a casa mia, io e mio fratello venivamo cresciuti a pane e Avanzi, Tunnel, Pippo Kennedy Show. Per questa ragione ho per Serena Dandini e i fratelli Guzzanti una certa affezione nostalgica d'infanzia.
Non so se i lettori affezionati avranno mai notato nell'ultimo anno, ma raramente ho scritto qualcosa su L'Aquila e del post terremoto. Provo una sorta di pudore, come se qualsiasi parola detta da chi è stato fuori da quella tragedia non abbia in realtà molto senso. Averla mancata per poche ore, quella tragedia, averla scampata solo per un caso fortuito, forse mi fa automaticamente pensare che ci fossei capitata io lì in mezzo e qualcun altro fosse venuto da fuori a scrivere di quello che era successo, mi avrebbe fatto incazzare. Incazzare per definizione, perchè non avendolo vissuto, avrebbe per forza mancato qualche aspetto.
Non ho provato alcuna motivazione nel mettermi alla visione di questo o quello specialone sul terremoto, nè, soprattutto, mi sono messa a guardare la famosa consegna delle casette da parte di Berlusconi con Vespa genuflesso. Credo che prim'ancora di Silvio, a farmi schifo era il pensiero di un aquilano genuflesso. Sono tornata a L'Aquila numerose volte dopo il terremoto, ci ho passato anche qualche notte, in un albergo dove al piano di sotto c'erano degli sfollati, che incontravi nella hole prima di cena o nel bar per la colazione. Non avevo molto coraggio nell'ascoltare i loro discorsi, perchè mentre io dopo poche ore sarei tornata a casa, a lamentarmi dei miei problemi e dei miei pensieri pesanti, loro avevano il primario problema di non avere una casa e vivere in un albergo. Seguito poi a cascata da una infinita serie di altri problemi e pensieri.
Credo che andrò a vedere Draquila, non per particolari motivazioni politiche, ma perchè mi piace il genere di film "alla documentario". Mi piace il racconto degli avvenimenti, così come le persone comuni possono descriverlo, con le loro idee e le loro convinzioni. Mi piace quando qualcuno ha una tesi e cerca di portarla avanti (alla Micheal Moore, diciamo), e mi piace pensare che la tesi che porta avanti è totalmente di parte. Lo so, e mi piace che sia così, perchè è molto più utile una dichiarazione di parte che una finta non dichiarazione di parte. Alla Guzzanti Berlusconi non piace, molto di più di quanto non piaccia a me. Parla di regime, di colpo di stato, di censura, come se fosse tutta opera del solo Silvio. Avrà girato un film che sicuramente fa a pezzi Bertolaso, Silvio e tutta l'opera di ricostruzione (ammesso che di "ricostruzione" si possa parlare).
E allora? Qual è il problema? Bondi non va a Cannes perchè questo film denigra l'immagine dell'Italia all'estero (lo stesso estero che ha visto le famose foto di Zappaddu eh , per dirne una...). A Cannes, immagino, saranno stati molto sollevati dall'assenza di Sandro e delle sue poesie . Ma si è persa davvero una buona occasione. Dato che il film a Cannes ci sarebbe andato comunque, tanto valeva mandarcelo Bondi a dire: - Avete visto? Da noi c'è libertà di informazione! - O forse Silvio lo faceva troppo cretino per sostenere un dibattito? Se è questa la motivazione, allora mi sa che tocca genuflettermi anche io a cotanta saggezza
E ora una chicca sul probabile futuro candidato che la sinistra brucerà alle prossime elezioni (ammesso che non si passi alla monarchia nei prossimi 3 anni):
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