Si respira ancora una “brutta” aria nelle città italiane. Grandi e piccoli centri soffocati da smog e assediati dal rumore: il primo imputato resta il traffico e l’automobile che resta il mezzo con il quale la maggior parte dei cittadini continua a spostarsi. A guidare la classifica delle città italiane più inquinate troviamo oggi Frosinone (57 superamenti), Torino (46) Alessandria (45) e Benevento (42).
(lecconotizie.it)
È questo in sintesi il bilancio della ventiseiesima edizione del Treno Verde 2014, la campagna di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane dedicata al rilevamento dell’inquinamento atmosferico e acustico e pensata per informare, sensibilizzare e promuovere tra i cittadini le buone pratiche per una mobilità sostenibile e per l’abbattimento delle polveri inquinanti.
Dal 13 febbraio al 27 marzo il convoglio ambientalista ha monitorato 10 città: Palermo, Cosenza, Potenza, Caserta, Roma, Pescara, Ancona, Verona, Varese, chiudendo oggi il suo viaggio a Torino. Proprio per fronteggiare l’emergenza smog nella città italiane Legambiente lancia oggi un vademecum contro lo smog disponibile sul sito legambiente.it.
“Secondo il rapporto del Centro europeo ambiente e salute dell’Oms si registra un forte incremento di malattie correlate all’inquinamento, al punto che le stime oggi arriverebbero a far contare 7mila decessi legati all’esposizione al particolato solo nei 30 capoluoghi di provincia della Pianura Padana” afferma Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente. Per questo “al ministro Galletti chiediamo di intraprendere azioni efficaci e interventi mirati per risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico in tutta la Penisola, destinando più fondi e incentivi al trasporto pubblico locale e all’ammodernamento della rete ferroviaria, invece che per la realizzazione di inutili opere autostradali”.
Le polveri sottili (Pm10) continuano, dunque, a soffocare i nostri centri urbani rendendo l’aria irrespirabile e mettendo a serio rischio la salute dei cittadini. Se il 2013 da questo punto di vista è stato un anno da dimenticare (quello trascorso doveva essere per l’Unione europea l’anno dedicato all’aria), il 2014 non sembra portare novità piacevoli. Dall’inizio dell’anno ad oggi, già quattro città hanno superato il tetto massimo di 35 giorni ogni anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 consentiti dalla legge.
Sul podio della Mal’Aria finisce oggi Frosinone (57 superamenti), Torino (46), Alessandria (45) e subito dopo Benevento (42). Prossimi al superamento ci sono Parma (32 superamenti); Venezia (31) e Vicenza, Milano e Avellino (30). Altri 15 capoluoghi hanno già superato i 20 giorni di polveri sottili oltre i limiti, tra i quali Rovigo (29), Padova (29); Terni (28); Treviso (27); Pescara (27); Caserta (27). Insomma, anche per il 2014 delinea un quadro critico per quanto riguarda la qualità dell’aria nei principali centri urbani.
A riportare ancora una volta l’attenzione al problema del traffico e dello smog cittadino è il dato sul benzene che a Verona e Palermo ha superato il limite disposto per legge, seppur si tratta di un valore che è riferito a una media annuale e non giornaliera. Si tratta di un inquinante ormai meno presente nelle città italiane ma molto pericoloso per la salute dei cittadini perché cancerogeno e attribuibile al traffico veicolare sempre più invasivo.
Insieme allo smog, altra nota dolente nel nostro Paese è sicuramente l’inquinamento acustico che, dal punto di vista sanitario, meriterebbe la stessa attenzione riservata alle polveri sottili ed agli altri inquinanti atmosferici. In particolare in ognuna delle dieci città visitate dal convoglio ambientalista sono stati registrati decibel oltre la norma di legge. Nella maggior parte dei casi il rumore è risultato fuorilegge sia di notte che di giorno: è il caso di Palermo, Cosenza, Potenza, Caserta, Roma, Ancona e Torino mentre a Verona, Varese e Pescara i superamenti dei decibel si sono registrati in particolar modo durante le ore notturne.
- “Treno Verde 2014″, in giro per l’Italia contro l’inquinamento