Trenord, un disastro: Legambiente mette in castigo i top manager

Tre giorni fa un ragazzo di 14 anni voleva partire da Treviglio in treno per andare a trovare i nonni in provincia di Cremona: ha dovuto aspettare un’ora addirittura prima che il treno si muovesse. Lo stesso ragazzo, come tutti i coetanei, ha patito una serie spaventosa di ritardi di bus e di treni. La Treviglio-Cremona resta fra le linee più trascurate. Ma non c’è una linea in provincia che non sia diventata causa di tormento, fastidio e disprezzo. Legambiente non per nulla attacca i manager di vertice.

(AGI) – Milano, 30 lug. – “Top manager sempre senza responsabilita’ nonostante la crisi aziendale galoppante, l’Expo alle porte e i pendolari che non ne possono piu’ dei disservizi quotidiani: se in Regione c’e’ ancora la politica batta un colpo”. E’ quanto scrive, in una nota, Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia. “Doveva essere Laura Cavatorta, l’a.d. di Airone, azienda del gruppo Alitalia-Cai che ha macinato perdite in questi anni di privatizzazione e il cui unico merito e’ stato quello di custodire i ricchi slot di Linate, a subentrare a Luigi Legnani quando un mese fa Roberto Maroni, ne ha annunciato l’arrivo in pompa magna”, ricorda Balotta. “L’amministratore delegato di Trenord nel frattempo e’ stato nominato alle Ferrovie Nord Milano controllata della Regione. Il paradosso e’ che ora dispone non di uno ma di due incarichi. Eppure gli indici di qualita’ e di puntualita’ sono crollati, i costi sono in crescita, i trasferimenti regionali piu’ che benevoli, ai danni del settore degli autobus dove sono continui i tagli, la conflittualita’ sindacale sempre piu’ aspra ed il contratto integrativo, quello che doveva aumentare la produttivita’ fermo al palo da oltre due anni”. “Anche l’ordinaria amministrazione a Trenord e’ saltata – conclude – tant’e’ vero che la complessa macchina organizzativa e l’annunciato rinnovo del management si e’ arrestato”. (AGI) Red/Fed