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Triathlon: Giulia Sforza e la voglia di dare sempre il massimo

Creato il 24 novembre 2013 da Sportduepuntozero

giulia sforza“In tutto quello che faccio cerco sempre di dare il massimo”. Filosofia di vita e modo di interpretare lo sport, quello che cadenza le giornate intensissime di Giulia Sforza, portacolori dell’Atletica Bellinzago arrivata al triathlon nove stagioni orsono. Nata a Borgomanero (No) il 21 agosto del 1995, Giulia ha fatto registrare in stagione ottimi risultati, sia in campo nazionale che internazionale. Spiccano il 15° posto ai Mondiali Junior di Londra, miglior italiana al traguardo, il 19° posto negli Europei di Alanya (Tur), il 10° posto agli Assoluti; ed ancora il 3° di categoria sempre ai tricolori nonché due buone prove in altrettante gare europee in terra di Francia e Gran Bretagna.

Obiettivi 2014?: “Ripetere la corrente stagione – afferma Giulia – qualificandomi per gli Europei ed i Mondiali e salire nel ranking italiano”. Intanto la preparazione invernale incalza e gli allenamenti si susseguono: “Sono sedici alla settimana – prosegue Giulia – divisi nelle tre specialità e in palestra, per circa 3 ore e mezza di impegno quotidiano. Poi c’è lo studio. Il segreto è organizzarsi”. Giulia frequenta la 5.a Liceo Scientifico psico-pedagocico a Novara e la scorsa stagione ha dovuto “staccare” per alcuni mesi con il triathlon perché sentiva troppo il peso degli impegni. Poi?: “Tre mesi di stop – conferma – interrotti grazie allo sprone arrivato da una compagna di squadra, Caterina Bordino, che mi ha convinta a tornare sui miei passi dicendomi delle potenzialità di cui dispongo. A lei , un ringraziamento speciale”.

Facciamo un passo a ritroso e scopriamo come Giulia ha intrapreso i primi passi nel triathlon: “Arrivavo dallo sci alpino. Vinsi una gimcana a scuola e un mio futuro allenatore dell’Atletica Bellinzago mi invitò a provare la “triplice”. Inizialmente ero incerta, poi mi sono “convertita” perché il feeling è via via cresciuto. Per un po’ di tempo ho continuato a fare entrambi gli sport, poi la scelta definitiva l’ho compiuta al 1° anno delle superiori. Anche sotto il profilo logistico mi era più comodo proseguire il triathlon, con piscina e campi di allenamento vicini a casa, che lo sci. I miei allenatori attuali sono per il ciclismo e la corsa Mario Miglio e Jenevieve Church; per il nuoto Angelo Tozzi”.

Atleti di riferimento nel triathlon e nello sport in genere?: “Il mio idolo da bambina era l’americana Julia Mancuso. Innanzitutto per il nome, uguale al mio. Poi per la sua capacità di dare tutta se stessa in pista ed essere anche un po’ estrosa”. Dunque ti rivedi in lei?: “In parte sì. Sono estroversa e amo far gruppo. Nel mio sport mi piace molto anche la staffetta. Quando faccio qualcosa voglio dare il meglio, anche se si tratta di un match scolastico di pallavolo”. Tra le più belle soddisfazioni stagionali anche il 2° posto centrato con il Piemonte nella Coppa delle Regioni ed il 4° in staffetta “mixed” agli Europei di Alanya. Sport a 360° dunque per Giulia, supportata nella pratica dai genitori: “Provengo da una famiglia di sportivi – conclude – poiché mio padre Enrico è stato un pallavolista, e ancora gioca, mentre mia madre Cristina arriva dall’atletica”.

Roberto Bertellino

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