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Tronchetti Provera usò metodi illeciti per espandere Telecom

Creato il 01 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Tronchetti Provera, condanna, Telecom, caso Kroll

Photo credit: Caltagirone SpA / Foter / CC BY

Marco Tronchetti Provera ha utilizzato “meccanismi illeciti” per “ottenere o cercare di ottenere l’espansione” di Telecom.
A dirlo è il giudice Anna Calabi, nelle motivazioni della sentenza con cui ha condannato, lo scorso luglio, l’ex presidente della compagnia telefonica a un anno e 8 mesi per ricettazione per il caso “Kroll“, uno dei tanti capitoli dell’inchiesta sui dossier illegali.
I fondi utilizzati da Tronchetti Provera erano destinati ad altri usi.
Il caso Kroll aveva visto la Telecom scontrarsi con alcuni fondi di investimento brasiliani nello scontro tra la Telecom e la Brasil Telecom.
All’epoca (era il 2004) il team capitanato da Giuliano Tavaroli aveva intercettato una attività di spionaggio da parte dei brasiliani, denunciando e riuscendo ad avere un risarcimento all’immagine di 900mila euro.

L’ex hacker Fabio Ghioni e il suo team “avevano scaricato i dati dal computer e li avevano versati su un cd, consegnandolo a Tronchetti Provera tramite Tavaroli”, l’ex capo della security di Telecom. Per il giudice, la condotta di Tronchetti Provera “è grave tanto quanto l’attività” di hackeraggio.

Secondo i legali di Tronchetti Provera, l’ex presidente non era a conoscenza del contenuto illegale del cd sul quale erano stati versati i dati.
L’ex capo della security ha spiegato che “era stata compiuta un’attività di intrusione informatica nei confronti di Kroll” ed “era stato acquisito il materiale comprovante un’attività di spionaggio ai danni di Telecom”.
L’accusa di ricettazione “trova fondamento non solo nella narrazione di Tavaroli”, ha specificato il giudice, “ma soprattutto nei complessivi riscontri forniti da tutti i testimoni”.


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