Troppe donne molestate ai raduni atei, serve un codice etico

Creato il 08 luglio 2012 da Uccronline

Gli atei sono persone cattive, intolleranti e aggressive? No, è una bufala da non tenere in considerazione.

E’ vero che la storia dimostra che ogni volta che una società atea ha avuto potere di governo, dalla società illuminista all’ateismo di stato delle dittature novecentesche, i crimini verso le persone di fede sono stati incalcolabili. E’ vero che, ancora oggi, ai loro raduni nazionali si viene invitati a ridicolizzare pubblicamente chi osa avere fede in Dio, o si festeggia per la morte di sacerdoti o vaticanisti. E’ vero che ci sono vere e proprie campagne intimidatorie sui social network contro i credenti, come le innumerevoli pagine di bestemmie create su Facebook.  E’ vero che il non credente Frank Furedi, responsabile della British Humanist Association ha parlato dell’ateismo di oggi come di una «religione secolare fortemente intollerante e dogmatica»,  ma noi crediamo nella buona fede dei tanti non credenti che prendono le distanze da tutto questo, affermando che si tratti sempre di casi isolati.

Sorprende tuttavia che l’associazione “Atei Americani” abbia dovuto creare una politica di autoregolamentazione per i loro convegni e conferenze.  David Silverman, il responsabile di questa associazione, ha spiegato che «Il Codice di condotta permetterà a tutti i partecipanti alla conferenze di sapere che gli eventi degli Atei Americani sono sicuri e divertenti». La decisione è dovuta al fatto che ultimamente sono aumentate esponenzialmente le denunce da parte di donne di molestie sessuali durante le conferenze dell’associazione, suscitando feroci conflitti all’interno della comunità atea americana.

Lo ha spiegato anche Todd Stiefel, presidente e fondatore dell’associazione umanista Stiefel Freethought Foundation: «Ho sentito parlare di molti casi di comportamento improprio, aggressivo e minaccioso dal punto di vista sessuale all’interno del nostro movimento di atei. Ci sono storie di persone molestate senza sosta, toccate sotto i tavoli, minacciate di stupro, furtivamente fotografate per voyeurismo pornografico, e molte altre trasgressioni. Il fatto che molti di essi stanno venendo alla luce dovrebbe riguardare tutti noi»La maggior parte di queste vicende scabrose, «riguardano le molestie degli uomini verso le donne»

Un episodio di questo tipo ha coinvolto anche il grande guru del laicismo internazionale, Richard Dawkins, inserito nella classifica dei peggiori misogini del 2011 per aver insultato una donna che aveva reso pubblico di essere stata molestata durante un convegno di atei. Nel giugno scorso, uno dei leader del movimento ateista, Jerry Coyne, ha criticato i convegni dell’associazione per la troppa aria «di autocompiacimento, scarso livello e debolezza di un bel pò dei colloqui e fanatismo verso alcuni atei famosi». 


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