Troppo Bayern, la Juventus è fuori dalla Champions

La Juventus ci ha provato, ci ha sperato ma alla fine un Bayern eccezionale ha espugnato anche la casa bianconera, vincendo due a zero e accedendo alle semifinali di Champions League.

L’atmosfera era elettrizzante sostenuta anche dall’hashtag #iocicredo che fino alla fine del primo tempo accomunava e univa i tifosi bianconeri con l’idea della rimonta storica dopo la deludente (sì, deludente) partita dell’andata.

Questa sera è scesa in campo una Juventus diversa, apparsa molto più convinta dei propri mezzi rispetto alla precedente sfida con i tedeschi che, nonostante abbiano subito per qualche minuto la spinta della squadra di casa, sono subito entrati in partita con la solita grande personalità.

Per quanto il Bayern sia stato superiore alla Juventus, la squadra di Conte non sfigurato questa sera dimostrando però evidenti limiti tecnici e tattici da rivedere per la prossima edizione. Se non altro la squadra è uscita a testa alta contro un avversario davvero impressionante che si candida di diritto come squadra meritevole di alzare la coppa.

Purtroppo nella Juventus sono venuti meno gli uomini su cui fare maggiore affidamento, Pirlo e Buffon all’andata e Marchisio, non pervenuto in entrambe le partite. Stasera poi mancavano anche Vidal e Lichtsteiner, fermati per squalifica. Ma quel che manca maggiormente alla squadra è l’uomo d’area di rigore, uno come l’ex Trezeguet per intenderci, capace di farsi fischiare fuorigioco per tutta la partita e poi trovare d’improvviso lo spunto per cambiare l’incontro. Invece Matri e in parte anche Quagliarella, sono attaccanti discreti, ma non hanno la zampata vincente.

Discorso a parte merita Vucinic, elogiato per avere grandi mezzi e potenzialità, che assomiglia ad Ibrahimovic, delude quando serve. Ha classe e si vede ma non è efficace ed è destinato a restare nel limbo dei giocatori mai completamente realizzati. Come dicono i professori a scuola, “è bravo ma potrebbe fare di più“. Questo discorso non vale solo stasera, di fronte al Bayern, ma è estendibile a tutta la sua carriera.

Comunque niente da dire sul piano dei risultati, ha vinto e si è qualificata la squadra più forte, la squadra migliore e per la rosa a disposizione è altrettanto innegabile che alla Juventus vadano riconosciuti i meriti del progetto che sta realizzando. Questa Champions era un castello di sabbia che si sapeva, prima o poi sarebbe finito. Ma sicuramente servirà per capire dove intervenire sul mercato estivo e quali strategie di gioco studiare per avanzare anche in Europa.

E’ stato bello, grazie lo stesso!