Il 14 maggio, Claudio Giordano, 27enne della provincia di Torino, era sparito da casa; quel che rimaneva di lui era un biglietto in cui chiariva la propria decisione di non tornare indietro e un messaggio sul proprio profilo Facebook: “Qualsiasi cosa ci stia creando sofferenza, significa che è durata già abbastanza”.
Nonostante il breve messaggio, i parenti e gli amici hanno mantenuto viva la speranza di rivedere il ragazzo sano e salvo; la preoccupazione, sebbene marcata, era attenuata dalle precedenti fughe del ragazzo, che però era sempre tornato a casa.
Purtroppo, stavolta è andata diversamente.
Le ricerche sono state attivate anche attraverso un gruppo su Facebook, ma invano. E martedì c’è stata una svolta nelle indagini.
Martedì è stato ritrovato un corpo a Chiomonte, in Val Susa, non lontano dal Forte di Exilles. Identificato successivamente proprio come il 27enne scomparso da Torino, era sul greto della Dora Riparia, ai piedi di un ponte la cui altezza conta non meno di 80 metri.
La morte risalirebbe almeno a due settimane fa: si ipotizza la pista del suicidio, anche perché il luogo in cui il ragazzo è stato ritrovato è tristemente noto per l’alto tasso di persone che lo raggiungono per togliersi la vita.
Articolo di Giulia Porzionato.