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Tsipras. S'ode a destra uno squillo di tromba, A sinistra risponde uno squillo. Confermata la propensione italica a balzare sul carro del vincitore

Creato il 27 gennaio 2015 da Brizigrafo @brizigrafo
Tsipras. S'ode a destra uno squillo di tromba, A sinistra risponde uno squillo. Confermata la propensione italica a balzare sul carro del vincitore OK, nessun morto. La scelta di "0 Killed" tra le mille possibili interpretazioni dell'origine della locuzione d'assenso universalmente conosciuta, non è casuale. Zero morti, per ora, dopo la battaglia vinta da Tsipras in Grecia. Tanto entusiasmo bipartisan dall'"estrema" (si fa per dire) sinistra al centro, a destra il coro d'assensi fa "sorridere" (eufemismo). Gli euro burocrati e i tecnocrati che guidano di fatto l'Europa stanno sulle balle a tutti specialmente da quando i rigoristi sostenitori della politica dei sacrifici si sono convertiti in massa in critici acerrimi dei se stessi che erano negli scorsi anni. Borse in rialzo, a parte Atene, spread basso, mercati tranquilli. Apparentemente "tutto va ben madama la marchesa". Tsipras imbarca nel governo la destra nazionalista di Kam­me­nos - prodigo di battute contro ebrei e tedeschi, incitatore al linciaggio e sostenitore dell’esistenza delle scie chi­mi­che e altre tesi com­plot­ti­ste (vi ricorda niente?). I nostri "sinistri" questa volta plaudono. Il Manifesto giustifica la scelta e ci rassicura: "Nulla a che vedere con il Patto del Naza­reno. L’alleanza di governo tra Syriza e Greci Indi­pen­denti (Anel) è il con­tra­rio. Un accordo di pro­gramma, squi­si­ta­mente poli­tico: libe­rare la Gre­cia dalle catene della troika e dell’austerità." 
[Meglio le anticipazioni del libro «Ale­xis Tsi­pras. La mia sini­stra» di Syn­ghel­la­kis una quindicina di giorni fa: Tsipras: «La scommessa di Syriza ...] Paolo Ferrero scrive sul suo profilo FB: "La costruzione di una maggioranza chiaramente contraria alla Troika e alle politiche di austerità è un'ottima notizia e una buona base di partenza per il governo Tsipras". E Sel: "visto che non c'è risposta che non passi per un feroce scontro con la Troika e la rinegoziazione del debito e degli aiuti condizionati dai tecnocrati europei, bisogna fare un'alleanza con chi è in linea con questa posizione. Anche a costo di mettere in secondo piano differenze sì importanti" Siamo uomini di mondo, nulla più ci stupisce. L'importante è dar contro a quegli spilorci di tedeschi. Tutti spendaccioni ormai, tutti convinti cha la cosa migliore per rilanciare l'economia sia stampare soldi come carta straccia. Almeno finissero nelle tasche dei lavoratori (aumenti stipendiali), dei pensionati più poveri e di chi un'occupazione non riesce a trovarla (salario sociale) magari si rimetterebbe in moto quel circolo virtuoso che porta fuori dalla stagnazione rialzando livelli di consumi ed inflazione a quel due o tre per cento auspicato da Draghi. Ma non è così. Ad arricchirsi sempre più con le immissioni massicce di liquidità sui mercati fino ad ora è stato chi ricco lo è già a discapito di tutti gli altri (il novantanove per cento della popolazione). Il furore contro chi pretende conti in ordine da chi ha truccato i bilanci per entrare nell'euro (Grecia) e speso forsennatamente quando gli euro li ha ottenuti arricchendo a dismisura politici e faccendieri di ogni risma fin tanto che la pacchia è finita (Italia in prima linea) è tale da offuscare a tutti la memoria. Vedremo fra non molto se la Grecia, con un potenziale economico grossomodo equivalente al Veneto, e dunque non “too big to fail” prenderà o meno un calcio in culo da quell'Europa che ha sì goduto maggiormente dei benefici della moneta unica, ma che è anche capace di mantenere sotto controllo la spesa pubblica, garantire un welfare accettabile e soprattutto pagare le tasse per far funzionare la cosa pubblica.
Personalmente non me l'auguro, lo temo.
Gradirei infine sapere, quantunque non mi cambi la vita, che fine hanno fatto i nostri deludenti eletti eurodeputati nella lista Tsipras. Da Barbara Spinelli, Curzio Maltese ed Eleonora Fiorenza non si sente niente. Spinelli e Maltese, tanto bravi a fare articoli, sembrano inesistenti come "politici".

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