Magazine Diario personale

Tu cercami.

Da Gattolona1964

Cercami, come e quando e dove vuoi, cercami, è più facile che mai, cercami, non soltanto nel bisogno tu cercami,con la volontà e l’impegno, rinventami.Se mi vuoi allora cercami di più, tornerò solo se ritorni tu,sono stata invadente eccessiva lo so, la pagliaccia di sempre, anche quello era amore però….Questa vita mi ha punita già, troppe quelle verità che mi  son rimaste dentro. Oggi che fatica che si fa, come è finta l’allegria, quanto amaro disincanto. Io sono qui, insultami e feriscimi, sono così, tu prendimi o cancellami, adesso sì tu mi dirai che donna mai ti aspetti, io mi berrò l’insicurezza che mi dai, l’anima mai farò tacere pure lei, se mai vivrò di questa clandestinità per sempre. Fidati, che hanno un peso gli anni miei, fidati che sorprese non ne avrai, sono quella che vedi, io pretese non ho se davvero mi credi di cercarmi non smettere no. Questa vita ci ha puniti già, l’insoddisfazione qua ci ha raggiunti facilmente, così poco abili anche noi a non dubitare mai  di una libertà indecente. Io sono qui, ti seguirò ti basterò  non resterò una riserva questo no, dopo di te quale altra alternativa può salvarci. Io resto qui mettendo a rischio i giorni miei  scomoda sì perchè non so tacere mai  adesso sai senza un movente non vivrei, comunque cercami, cercami, non smettere…..

Questa dichiarazione d’amore ad una persona che probabilmente non merita tutto l’amore dedicato in queste parole, calza a pennello a diverse persone. Io la sento pulsarmi nelle vene da anni, l’ho provata  in relazioni consumate epoi finite. Ho dato l’anima ad un altro, fidandomi, sperando di averne indietro anche solo un  briciolo. Le persone per le quali si fa sovente lo zerbino, non meritano così tanta lacerazione, ma l’essere umano in genere femminile si prostra ai piedi dell’indomito amore, si trasforma in un’ancella e cambia anche i connotati pur di entrare nelle viscere dell’altro. Si arrivano a compiere gesti ed azioni inaudite, ci si annulla, io l’ho fatto, che cosa ci ho cavato? Nulla, ho permesso che anche la mia dignità e la mia personalità, forti e bellissime, se ne andassero via bruciate in quegli amplessi devastanti, che mai più vorrei riprovare. Poche ore, un delirio di passione mista a sesso terribile,  intrisa a dolore, mescolata a pazzia, diluita con allucinazioni di lui o loro, sempre davanti agli occhi: notti e giorni, anni a volte, sperando di averli accanto per sempre. E’ vero che si diventa dei pagliacci, ma i pagliacci non fanno ridere, anzi fanno piangere pure se stessi, con quel trucco demoniaco. L’amore folle e all’ennesima potenza fa male, distrugge, come una droga fa morire lentamente il tossicodipendente: o decidi di smettere di farti o permetti che la coca e l’eroina ti distruggano la pelle e tutti i tuoi organi vitali poco a poco! Non si hanno pretese quando perdi la bussola: ti basta sentire il respiro, sapere che esiste, guardare una foto sua per ore e idealizzarlo, non mangi più, ti dimentichi di bere, non dormi più, sei scostante con tutti…Io diventavo molto brutta quando mi innamoravo o credevo d’innamorarmi, poi piangevo come un’aquila…Al solo pronunciare il nome dell’imprendibile amore mio,  le lacrime scendevano violente e non era certo menopausa! Come presagissi che la storia non sarebbe andata a buon fine. Oggi, con il senno dei dolori e delle amarezze da me fortemente volute, inghiottite e mai digerite nel nome di amori non amori, non mi farei bastare più nulla: sarei avida ed affamata di tutto, sarei pretenziosa e comanderei lui, come la dominatrice con il sottomesso. Vorrei avere frusta e manette vicino, al primo sbaglio suo nei miei confronti per ogni orgasmo che gli farei avere, mille frustate come dono!  Chissà! Questa vita di merda mi ha punito troppo, mi ha dato indietro come regali solo punizioni e sorprese negative, anche dai figli ne ho ricevute, anche da chi dice o diceva di essermi amico, anche dai parenti (parenti/serpenti diceva il mio papà!) anche dai colleghi e colleghe invidiose del mio corpo, del mio viso, demi oancheggiare sensuale, della mia bravura sul lavoro, del fatto che oltre ad un corpo avevo anche un cervello e funzionante per di più! Non mi hanno mai perdonato il fatto che piacevo molto agli uomini, nemmeno mia madre lo gradiva, ma non puoi farci niente, se emani i feromoni la miele i calabroni ti vengono dietro a frotte. Poi, nel momento del bisogno tutti spariti: una persona sta male,  soffre,  ha bisogno di cure e di medicine, di medici e di riposo è una rompiballe, una out, non è più di compagnia, non è più una “news”, no nfa più notizia. Ora che è sempre triste e scazzata, con il colore da fare, con le unghie brutte, con il muso lungo, arrabbiata, sempre in tuta per nacondere il corpo del reato, non ti domandi nel tuo piccolo cervellino di gallina, come mai è così cambiata. Lei che era così solare e sorridente con tutti, lei che credeva che di aver aiutato tante persone, lei che era la vita in persona ,nata per amare la vita e per creare,  ora questa vita le fa veramente venire il volta stomaco. Ma tu cretino e menefreghista, che non vedi al di là del tuo piccolo e storto naso, non glielo chiedi il perché, non le domandi se ha bisogno di un bicchere d’acqua fresca.. Non la puoi più spremere, non la puoi più mungere come si fa con la mucca. Tutto l’amore che ho creduto di seminare  sulla terra ora me lo voglio riprendere indietro con gli interessi. Sono una persona vera, scomoda per tanti, autentica, diversa, troppo sincera e leale: quando ho un attacco di panico, di quelli da rotolarmi per terra, sono sempre tentata di chiamare l’ambulanza come decenni fa, ma non lo faccio più. so che passa, so che non è un infarto, so che non sto impazzendo, ma sto male da morire! Caro Renato senza un motivo non vivrei più da un bel pezzo, non smettere di cercarmi, io sono qui e ti aspetto, ti aspetterò sempre, dovessi morici di attacchi di panico! Ma non ho ancora capito qual’è la ragione che mi tiene in vita, che cosa è che mi fa camminare ogni giorno un’ora, strisciando quasi per terra, madida di sudore, qual’è il movente? Io non lo vedo, e voi?



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