Tu quoque Stracquadanio

Se se la squaglia pure Stracquadanio vuol dire che ormai siamo proprio alla fine, che tutte le certezze sono crollate e ognuno pensa solo a salvare il salvabile.
Perché pare proprio che Giorgio Clelio Stracquadanio si sia deciso a fare il gran passo e proprio lui, l'uomo de Il Predellino, l'estremista berlusconiano per antonomasia sia in procinto di lasciare il gruppo parlamentare del Pdl per fondarne uno nuovo e, in sostanza, dare il benservito al governo Berlusconi.
Perché alla fine ad essere decisivi sono proprio loro, questi strani personaggi della politica italiana, che magari pochissimi conoscono ma sono invece da decenni ben inseriti nel sistema politico nazionale, beneficiando di tutti i privilegi conseguenti, magari saltando con sorprendente disinvoltura da un partito all'altro, da un'idea all'altra, ma sempre con la faccia seria di chi crede in quello che dice e cerca di convincere che quello che dice è pure quello che pensa.
Perché non c'è solo l'ex radicale Stracquadanio nel gruppetto degli scontenti, ma spiccano i già "responsabili" Sardelli e Milo, c'è l'ex ministro democristiano Zecchino qualche amico di Scajola e qualcuno vicino al senatore Pisanu. In somma, mezze tacche, per di più tutt'altro che convinti di star facendo la mossa giusta e per questo il riserbo e le ambiguità nelle dichiarazioni sono di rigore.
Sono questi i personaggi che alla fine decidono della fine dei governi e non c'è da stare allegri, perché con una premessa come questa non è che ci si possa aspettare chissà quale luminoso futuro.