Ricevo e pubblico: dalla Mailing List Sadhana
<Tu sei già ciò che sei>
(di Marco Silvestro)
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Tu sei già quel che sei..
Non hai bisogno di diventarlo.
E allora perchè la maggior parte delle Tradizioni Spirituali sostiene che l'uomo nasce imperfetto e deve lavorare su se stesso per raggiungere quello stato di perfezione che porrà fine a tutti i suoi problemi?
Per la stessa ragione per cui il Mago Ciro ti fa credere che hai un tumore per poi porsi come colui che te lo può guarire!
Qualunque Via filosofica, religiosa o spirituale che sostenga che tu non sei "ancora" come dovresti essere e che pertanto devi fare "qualcosa" per diventarlo, in realtà non fa altro che allontanarti da te stesso, ovvero da ciò che già sei.
Ma allora perchè siamo così propensi a credere a tali teorie? Per il semplice fatto che confermano una sensazione che è presente in noi da quando a 2 anni circa si è formata la nostra idea di essere degli individui separati dal mondo che ci circonda, ovvero quello stato fondamentale di INSODDISFAZIONE che ci porta a credere di dover farequalcosa per arrivare finalmente ad essere "felici e contenti".
Nulla di ciò che otteniamo sembra fornirci questa soddisfazione definitiva, e allora siamo perennemente alla ricerca di "qualcosa" che non sappiamo neanche bene che cosa sia...... finchè non veniamo in contatto con una qualche Tradizione Spirituale che finalmente dà una spiegazione a questa insoddisfazione, dicendoci che essa è dovuta al fatto di non aver ancora raggiunto lo scopo finale della vita di tutti gli uomini, ovvero la PERFEZIONE che cancella tutti i problemi!!
Ah! Finalmente una spiegazione a quella maledetta insoddisfazione che ci portiamo dietro come un'ombra da quando siamo piccoli!!
E allora giù a cercare di diventare più bravi, più saggi, più generosi, più compassionevoli, più sapienti, ecc..., ma, stranamente, più si migliora se stessi più aumenta l'esigenza di continuare a migliorarsi.
Perchè? Perchè così facendo si va a rafforzare la convinzione di essere degli INDIVIDUI SEPARATI dal resto del mondo, la quale convinzione è proprio la causa della nostra insoddisfazione. E così si alimenta un circolo vizioso per cui più ci si sente degli individupiù si è insoddisfatti..... più si è insoddisfatti, più si cerca di diventare degli individui migliori.... più si cerca di diventare degli individui migliori, più ci si sente degli individui....ed eccoci daccapo.
All'inizio tutto questo è estremamente eccitante e coinvolgente e ci porta ad effettuare ogni genere di pratiche spirituali, ad adottare diversi stili di vita, ad incontrare nuova gente che è sul nostro stesso "percorso", ecc.. finchè può succedere che ci si cominci a sentire come un "criceto nella sua ruotina", e ci si cominci quindi a stufare di questo circolo vizioso.
Questo è il momento in cui può succedere di venire in contatto con qualcuno o con qualche altra Tradizione che anzichè dirci che non siamo ancora ciò che dovremmo essere, ci dice che siamo già ciò che dovremmo essere, che non siamo affatto gli individui che abbiamo sempre creduto di essere, e che pertanto tutto ciò che dobbiamo fare è semplicemente rendercene conto.
Ed è così che, da bravi cricetini quali siamo, abbandoniamo la ruotina del "lavoro su se stessi" ed entriamo nella ruotina della "ricerca di ciò che realmente si è", ruotina che però questa volta potrebbe portare effettivamente a renderci conto che l'individuo che abbiamo sempre creduto di essere, insieme alle varie Tradizioni Spirituali, al criceto, alle ruotine, all'insoddisfazione, e a tutto il resto non sono altro che un "film" che viene semplicemente osservato dalla PURA CONSAPEVOLEZZA che noi siamo, la quale non ha bisogno di alcunchè per essere ciò che è....... e che è sempre stata!!
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<Tu sei già ciò che sei>
(di Marco Silvestro)
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Tu sei già quel che sei..
Non hai bisogno di diventarlo.
E allora perchè la maggior parte delle Tradizioni Spirituali sostiene che l'uomo nasce imperfetto e deve lavorare su se stesso per raggiungere quello stato di perfezione che porrà fine a tutti i suoi problemi?
Per la stessa ragione per cui il Mago Ciro ti fa credere che hai un tumore per poi porsi come colui che te lo può guarire!
Qualunque Via filosofica, religiosa o spirituale che sostenga che tu non sei "ancora" come dovresti essere e che pertanto devi fare "qualcosa" per diventarlo, in realtà non fa altro che allontanarti da te stesso, ovvero da ciò che già sei.
Ma allora perchè siamo così propensi a credere a tali teorie? Per il semplice fatto che confermano una sensazione che è presente in noi da quando a 2 anni circa si è formata la nostra idea di essere degli individui separati dal mondo che ci circonda, ovvero quello stato fondamentale di INSODDISFAZIONE che ci porta a credere di dover farequalcosa per arrivare finalmente ad essere "felici e contenti".
Nulla di ciò che otteniamo sembra fornirci questa soddisfazione definitiva, e allora siamo perennemente alla ricerca di "qualcosa" che non sappiamo neanche bene che cosa sia...... finchè non veniamo in contatto con una qualche Tradizione Spirituale che finalmente dà una spiegazione a questa insoddisfazione, dicendoci che essa è dovuta al fatto di non aver ancora raggiunto lo scopo finale della vita di tutti gli uomini, ovvero la PERFEZIONE che cancella tutti i problemi!!
Ah! Finalmente una spiegazione a quella maledetta insoddisfazione che ci portiamo dietro come un'ombra da quando siamo piccoli!!
E allora giù a cercare di diventare più bravi, più saggi, più generosi, più compassionevoli, più sapienti, ecc..., ma, stranamente, più si migliora se stessi più aumenta l'esigenza di continuare a migliorarsi.
Perchè? Perchè così facendo si va a rafforzare la convinzione di essere degli INDIVIDUI SEPARATI dal resto del mondo, la quale convinzione è proprio la causa della nostra insoddisfazione. E così si alimenta un circolo vizioso per cui più ci si sente degli individupiù si è insoddisfatti..... più si è insoddisfatti, più si cerca di diventare degli individui migliori.... più si cerca di diventare degli individui migliori, più ci si sente degli individui....ed eccoci daccapo.
All'inizio tutto questo è estremamente eccitante e coinvolgente e ci porta ad effettuare ogni genere di pratiche spirituali, ad adottare diversi stili di vita, ad incontrare nuova gente che è sul nostro stesso "percorso", ecc.. finchè può succedere che ci si cominci a sentire come un "criceto nella sua ruotina", e ci si cominci quindi a stufare di questo circolo vizioso.
Questo è il momento in cui può succedere di venire in contatto con qualcuno o con qualche altra Tradizione che anzichè dirci che non siamo ancora ciò che dovremmo essere, ci dice che siamo già ciò che dovremmo essere, che non siamo affatto gli individui che abbiamo sempre creduto di essere, e che pertanto tutto ciò che dobbiamo fare è semplicemente rendercene conto.
Ed è così che, da bravi cricetini quali siamo, abbandoniamo la ruotina del "lavoro su se stessi" ed entriamo nella ruotina della "ricerca di ciò che realmente si è", ruotina che però questa volta potrebbe portare effettivamente a renderci conto che l'individuo che abbiamo sempre creduto di essere, insieme alle varie Tradizioni Spirituali, al criceto, alle ruotine, all'insoddisfazione, e a tutto il resto non sono altro che un "film" che viene semplicemente osservato dalla PURA CONSAPEVOLEZZA che noi siamo, la quale non ha bisogno di alcunchè per essere ciò che è....... e che è sempre stata!!