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Tu sei libera: la mia esperienza al Convento di San Francesco del Deserto

Da Elisa Pasqualetto @LizAu87

 

meditazione convento san francesco del deserto
La mia cella nel Convento di San Francesco del Deserto è piccola. La porta tondeggiante, in legno, si apre con uno strano meccanismo. Un letto, una scrivania, un armadietto, un lavandino e un inginocchiatoio. Non serve altro. Sul letto una coperta, ma con questo caldo non mi servirà, sull’inginocchiatoio la Bibbia, di primo impatto non credo mi servirà neppure quella. Le motivazioni per cui ho optato per una permanenza di 2 giorni al Convento di San Francesco del Deserto le conoscete e di certo non sono di tipo religioso.

La giornata è scandita dalle preghiere ma lascia molto spazio alla meditazione e riflessione personale. Io non prego da anni ormai, non sono nemmeno sicura di ricordarmi bene come si fa, però ci provo, alla fine non può fare che bene.

Non vi descriverò l’isola, per quello bastano le foto, parlano già benissimo da sole, io vi parlo di emozioni, di ciò che non è tangibile e che fa fatica a trasformasi in parola. Il Convento di San Francesco del Deserto è un luogo di pace assoluta, dove il raccoglimento è favorito dallo splendido paesaggio e contorno lagunare. Non ha importanza se non si crede, o se invece si ha una fede forte, si è accettati a prescindere dalla propria storia, senza pregiudizi, senza dita puntate, senza opere di convincimento ma anzi con molto rispetto.

Ho avuto tempo di perdere i miei occhi oltre l’orizzonte, di svuotare la mente e chiudere gli occhi, di rimanere distesa sull’erba circondata dal canto dei grilli, ho avuto tempo di sentirmi bene. Sola ma in pace, sola ma felice.

Frate Lorenzo ha camminato e parlato con me per due ore, un confronto di idee, opinioni diverse che però hanno trovato spazio in un dialogo e non in una discussione. “Tu sei libera”, parlava del mio spirito, del mio modo di pensare. Tre semplici parole e qualcosa in me si è mosso. Sono libera, in tutti i sensi possibili. Ho passato la notte a pensare a queste parole, dette da qualcuno che non aveva motivo di compiacermi ma, anzi, avrebbe potuto criticarmi per la mia mancanza di fede o per il mio essere estremamente polemica e diffidente.

Il mio soggiorno presso il Convento di San Francesco del Deserto non lo definirei un viaggio nel senso stretto della parola, direi un viaggio interiore in un luogo che, senza ombra di dubbio, è un paradiso nella laguna di Venezia, dove la pace è regina indiscussa e dove chiunque può regalarsi quel tempo che spesso ci togliamo per gli impegni della quotidianità.

Viaggiare non sempre vuol dire prendere un aereo e andarsene lontano, molte volte abbiamo dei posti meravigliosi proprio sotto il naso e non li vediamo. Viaggiare può voler dire scappare, ma non necessariamente, anzi spesso accade che proprio durante il viaggio ci venga chiesto di affrontare i problemi che abbiamo lasciato a casa.

Fatevi un regalo, andateci.

Tu sei libera: la mia esperienza al Convento di San Francesco del Deserto
Tu sei libera: la mia esperienza al Convento di San Francesco del Deserto
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