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Tumore al seno: istruzioni per l' uso

Creato il 20 giugno 2013 da Michelotto
Tumore al seno: istruzioni per l' uso La volta scorsa ho fatto alcune considerazioni generali sul cancro per far capire la necessità di cambiare mentalità nei suoi  confronti  e poter finalmente voltare pagina nell'  approccio a questa malattia.
Pur valendo  lo stesso discorso di base per tutte le sue forme, come pure per gran parte delle cause, ogni tipo di tumore tuttavia presenta alcune particolarità, ed è su queste che cercherò di focalizzarmi nell' esaminare quello mammario,  oggetto del presente post.
Eviterò comunque di annoiare parlando "medichese", perchè mi interessa far capire a tutti qualcosa di utile ai fini pratici, e nel farlo mi avvarrò della bussola universale yin-yang, strumento insuperabile per comprendere a fondo la fenomenologia universale, se lo si conosce e lo si sa usare.
Come ho già spiegato in altre occasioni, esso ci consente di navigare più agevolmente nelle pastoie dei dati analitici, a volte inspiegabili e contraddittori e di dare un senso compiuto al fenomeno in esame. Insomma, con la visione olistica che si ricava integrando i limiti intrinseci del metodo scientifico con un punto di vista complementare (quello analogico-intuitivo), è più facile confermare o smentire una teoria che prende in considerazione solo frammentari dati analitici, a volte fuorvianti.
Per esempio, una stupidaggine fra le più ricorrenti è quella che ritiene l' esposizione solare un pericolo per il rischio di cancro alla pelle, dimenticandosi evidentemente che per millenni popolazioni primitive  hanno sempre vissuto all' aria aperta nelle regioni più assolate del mondo con pochissimi indumenti addosso senza aver mai avuto problemi del genere.
In base alla dialettica universale invece diventa evidente che il sole (yang) attira in superficie lo yin eccessivo presente nel corpo sotto forma di zuccheri, grassi, sostanze chimiche ed altre tossine che caratterizzano le diete moderne, che si va così a concentrare in aree limitate della pelle,  dando più facilmente origine ad un cancro. Il sole dunque è solo un catalizzatore, e non la vera causa, che invece risiede nelle condizioni interne di chi si espone alla luce.
E, per tornare al nostro tema, è accertato che la metà dei tumori al seno si riscontra nel quadrante superiore esterno della mammella, ma gli oncologi non ne capiscono il significato, nè come questo particolare si correli con altri dati statistici, come un aumento di rischio per soggetti di statura superiore alla media, come pure per chi è sovrappeso e per chi fa uso rilevante di alcolici.
In realtà si tratta di elementi apparentemente scollegati, ma accomunati da un preciso rapporto analogico. Ed è questo che dovrebbe importare più di tanti complicati quanto inutili studi ed esperimenti che coinvolgono materiale genetico, cavie e molecole artificiali in laboratorio. Tutto questo serve solo a generare ulteriore confusione e false aspettative nei confronti di trattamenti sintomatici (il solo scopo della medicina ufficiale e il massimo che può fare). Il cancro insomma va capito, e non solo descritto e classificato in base a studi minuziosi e maniacali.
Abbiamo già visto che i geni sfavorevoli non sono una condanna, ma solo  una predisposizione, perciò vediamo di elencare tutte le caratteristiche che elevano il rischio per questa malattia.
Oltre alla familiarità, che ci riporta al discorso del terreno genetico, la durata del periodo fertile è uno dei fattori maggiormente predisponenti, in quanto rappresenta l' esposizione all' azione degli ormoni sessuali, che notoriamente accrescono il rischio.
Sembra che questa caratteristica sia direttamente proporzionale al consumo di cibo animale, come Colin Campbell ha dimostrato nel suo celeberrimo "The China Study" (pag. 88), nel constatare la bassissima incidenza di tumori al seno fra le donne cinesi, che, consumando pochi cibi animali, godono di un periodo fertile ridotto rispetto alle   occidentali, che hanno invece un menarca  precoce e una menopausa tardiva, fatto attribuito dallo scienziato al forte consumo di cibi animali e confermato, del resto, dai risultati del Progetto DIANA.
Altri fattori favorevoli, oltre a quelli già citati (sovrappeso e scarsa attività fisica, alta statura, uso regolare di alcolici), sono il mancato allattamento, l' uso di contraccettivi (sempre per gli stessi motivi ormonali),  e uno scarso numero di gravidanze, soprattutto se la prima è avvenuta in età tardiva.
Ed è più facile capirne la ragione se si considera che allattamento, mestruazioni e gravidanze sono fra le varie modalità di scarica di tossine ed eccessi che il corpo utilizza per riequilibrarsi, e che alla base di questi tumori c'è un accumulo di sostanze che danno luogo a cisti e noduli.
Tenendo presente che quello al seno, per caratteristiche anatomiche, è da considerare un tumore di tipo yin, la causa scatenante è sempre dovuta a fattori di quella natura, che si esprime con un effetto fortemente espansivo e raffreddante (zucchero, latte, latticini teneri e cremosi, gelati, droghe e sostanze chimiche, alcolici, bevande industriali, succhi di frutta, specie se zuccherati, eccessi di frutta e crudità, in particolare se di origine tropicale, farine raffinate, prodotti tropicali come caffè e cacao, raggi X), ma è la regolare assunzione di  fattori opposti (carne, uova, formaggi stagionati, sale, cibi grigliati, abbrustoliti o troppo cotti, fumo di tabacco) che fornisce lo stimolo alla sua crescita.
Questo è il motivo per cui gli Esquimesi, pur avendo sempre avuto una dieta a base di pesce, carne e grassi animali, non hanno mai sofferto di cancro finchè non vi hanno incluso cibi moderni come zucchero, cibi raffinati e con additivi chimici ecc.
Conoscere la dialettica universale è dunque fondamentale per comprendere il cancro (e non solo), perchè ci consente di capire, fra l' altro, perchè certe cure funzionano per alcuni tipi di cancro, ma non per tutti, o in alcuni malati, ma non in altri e perchè certe sostanze chimiche si dimostrano cancerogene per alcune specie animali, ma non per altre, come risulta chiaramente da esperimenti di laboratorio.

Tumore al seno: istruzioni per l' uso

Le labbra gonfie della Jolie  indicano un tubo digerente atonico

Tornando alle cause profonde, c'è da sottolineare che quelle di sicuro fra le  più importanti (considerate le abitudini invalse nella nostra società) sono zucchero e latticini, specie se associati nello stesso alimento, come nel caso di dolciumi e gelati. Questi ultimi poi risultano particolarmente deleteri, perchè oltre ai suddetti ingredienti, c'è da mettere in conto anche l' effetto termico della bassa temperatura, che favorisce il consolidamento di eventuali noduli (lo stesso discorso vale ovviamente per tutte le bevande bevute fredde).
E' interessante notare che, se la scienza ha ormai assodato che zucchero e latte sono in qualche modo in relazione con le neoplasie in genere, per via dei fattori insulino-simili (IGF) contenuti, o di cui stimolano la produzione, la macrobiotica sostiene che il latte è particolarmente inadatto alle donne, in quanto esso è una peculiarità delle femmine di mammiferi, perciò il suo ruolo nel loro organismo è quello di uscire dal  corpo come loro naturale prodotto, e non di entrarvi come alimento.
Sono sicuro che questa spiegazione strapperà molti sorrisetti ironici, ma, con buona pace dei razionalisti più irriducibili, devo far notare che si tratta di una delle tante applicazioni dello stesso principio universale della complementarietà, che determina l' attrazione-repulsione di tutte le cose e che si esprime a tutti i livelli: la nutrizione non è un semplice "rifornimento di carburante", come viene banalmente intesa, ma un complesso processo di trasmutazione. E perchè questo processo possa essere il più proficuo possibile c'è bisogno di una certa complementarietà biologica tra il cibo e l' organismo che se ne nutre.
Ci sono molti segnali che ci possono far sospettare la presenza di un tumore al seno latente. Intanto ce ne sono alcuni di tipo generale che ci fanno capire lo stato di alcuni organi o apparati e perciò meritano attenzione. Le labbra gonfie, ad esempio, particolare estetico molto diffuso e modaiolo, perchè considerato attraente, è in realtà un indizio, secondo la  medicina orientale, di un tubo digerente dilatato e indebolito a causa delle moderne abitudini dietetiche, perciò in cattive condizioni. Considerato che l' apparato digerente rappresenta le nostre radici biologiche, questa condizione apre le porte a qualsiasi problema di salute, cancro compreso.
Segni specifici di questo tumore si possono invece riscontrare sulle guance,  in quanto queste parti del corpo sono in relazione, sempre secondo la medicina orientale, coi polmoni, i seni e l' apparato sessuale, cosa che trova conferma scientifica, in quanto risultanti da un parallelo sviluppo embrionale.
Perciò qualsiasi alterazione dovuta al colorito  o alla presenza di macchie e foruncoli in questa parte del viso significa che ci sono problemi negli organi corrispondenti per l' accumulo di muco o grassi e la probabile formazione in atto di noduli e cisti.
Analoghe macchioline visibili nella zona superiore esterna della parte bianca dell' occhio indicano lo stesso problema nel seno corrispondente.
Una colorazione verdastra sulle guance o nella parte interna dell' avanbraccio è un sicuro segno di cancro al seno, o ai polmoni.
Come molti già sanno, un aspetto molto importante nella prevenzione è l' autopalpazione per scoprire l' eventuale presenza di noduli e cisti, ossia le più comuni lesioni mammarie che possono essere l' anticamera al tumore.
Esse si distinguono in benigne o maligne, a seconda se si mantengono stabili nel tempo (potendo anche regredire) senza mai dare origine ad un vero tumore, oppure no.
Si tratta però di una distinzione di valore poco più che accademico, in quanto anche nel caso di formazioni benigne non si può escludere una loro evoluzione maligna, magari in un lontano futuro.
E' bene comunque sapere che noduli e cisti (queste ultime si distinguono dai primi per essere delle capsule ripiene di liquido sieroso) presentano differenze significative al tatto che ci fanno capire la loro natura benigna o maligna: nel primo caso questi si presentano di consistenza molle, sono mobili rispetto al resto del tessuto, hanno forma e contorni definiti e regolari e non modificano la forma del seno con retrazioni della pelle, mentre nel caso di formazioni maligne le caratteristiche sono di tipo opposto; in più presentano una vascolarizzazione (il che significa che ricevono nutrimento e quindi possono crescere).
Ci sono vari approcci alternativi al cancro, ma se si capisce che una malattia degenerativa come questa non è che il risultato di tutto un modo di pensare dualista,  che si riflette nel modo di concepire la salute e di gestirla e di scelte di vita non in armonia con l' ordine universale, allora esso diventa la migliore occasione per imparare a  riorientare il proprio stile di vita in senso positivo, con la consapevolezza che la linea di demarcazione fra prevenzione e cura è più sfumata di quanto comunemente si pensi . Altrimenti la nuova cura sarà solo un' alternativa  "più sana" rispetto agli strumenti artificiali ed invasivi della medicina moderna, una cosa in più che val la pena tentare quando non ci sono altre speranze.
Chi desidera approfondire gli argomenti qui trattati o ricevere assistenza se malato, può rivolgersi all' associazione milanese "La Sana Gola".
Michele Nardella

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