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Tunisia /Il dopo Ben-Alì e l'effetto "domino"

Creato il 16 gennaio 2011 da Marianna06

Potrebbe accadere.

Mi riferisco all'effetto "domino" negli altri Paesi dell'Africa settentrionale.

Dall'Egitto all'Algeria.

E lo riterrei un segnale positivo nonostante comporti ,senza ombra di dubbio,sofferenze e lutti.

Ieri, in base all'articolo 57 della Carta Fondamentale tunisina, il Consiglio Costituzionale ha investito Foued Mebazzaa , già ministro, dell'incarico di presidente ad interim in attesa di nuove elezioni, previste per legge entro 60 giorni.

Mebazzaa, persona saggia ma comunque legato politicamente al carro del potere di Ben Alì, ha subito ufficialmente promesso libertà e democrazia al popolo.

Ma in Tunisia sono in pochi a credergli. Anzi.

Alla Tunisia occorrono uomini "nuovi".

Sopratutto intellettualmente e politicamente giovani, in grado di accogliere le domande della gente e tentare insieme, non senza sacrifici, di dare risposte accettabili.

E Mebezzaa non ha e non può avere queste caratteristiche.

Non è mancata di farsi sentire, poche ore fa, anche la voce del colonnello Gheddafi.

Ghedaffi ha ovviamente deplorato pesantemente gli eventi che hanno portato alla fuga di Ben Alì e , rivolgendosi direttamente ai tunisini, ha proposto loro un modello di democrazia "diretta" come quella libica.

Non c'è che dire.

Adesso comprendiamo bene(anche se lo sapevamo già in un certo qual senso) perchè, a casa nostra, Qualcuno, "amante del potere" senza limitazioni, coltiva e si coccola certe amicizie.

Ritornando alla Tunisia, auguriamoci che il caos, in cui è piombato il Paese, si dissolva presto.

Anche perché le "pance" reclamano pane.

E gli uomini e le donne di buona volontà domandano un onesto lavoro.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Fouad-Mebazaa-1874
 


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