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Turchia e Slovenia asfaltano Francia e Australia

Creato il 06 settembre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

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Conclusione acrobatica per Goran Dragic. Ap
Conclusione acrobatica per Goran Dragic. Ap

Il folletto Jaka Lakovic guida la piccola Slovenia nelle top 8 del globo. Segna 19 punti nella partita con l’Australia vinta 87-58 e dominata dal primo all’ultimo minuto con vantaggi imbarazzanti.

MAI IN PARTITA — Gli australiani, a tratti vergognosi, impegano 6’37″ per realizzare il primo punto. La Slovenia di Lakovic vola 12-0 prima che il suo attacco si fermi. I Boomers chiudono il primo quarto con 3/15 al tiro, “resistono” fino al 28-14 poi il vantaggio sloveno supera quota 20 al riposo (42-21) soprattutto grazie all’8/17 da tre. La partita è segnata: privi della loro stella Andrew Bogut ma comunque con giocatori importanti come l’ex italiano David Andersen (ex Houston e futuro compagno di Bargnani a Toronto), terribile, Patrick Mills, il primo aborigeno della Nba, anche se ora in cerca di squadra, e Aleksandar Maric, che ha dominato l’Eurolega col Partizan (da inseguire col randello), l’Australia non mostra nemmeno la sua qualità migliore, l’aggressività.

EQUILIBRIO — La Slovenia domina anche il secondo tempo con un partitone collettivo (bravi Brezec e Dragic, 8 assist), un gioco ben bilanciato dove Sani Becirovic non svolge un ruolo secondario, anzi. Resta sempre un mistero come un giocatore così non abbia trovato spazio a Milano la scorsa stagione. Non dite che è perché adesso lo allena suo padre, Mehmed, giovanissimo (49 anni) che sembra suo fratello non fosse per la pancia. Dopo Serbia e Spagna, un’altra europea entra tra le migliori del mondo: ci può servire per avere più posti per il nostro continente all’Olimpiade. Nel caso servisse…

Slovenia: Lakovic 19, Brezec 12, Dragic 10
Australia: Mills, Ingles 13, Nielsen 12

La festa turca. Epa
La festa turca. Epa

Turchia-Francia 95-77

I Dev Adam, i 12 giganti turchi, sono tornati. Davanti a 15 mila tifosi e un Paese intero, battono la Francia 95-77 e continuano la corsa verso le gloria, difficile già dai quarti quando incontreranno la Slovenia. Turkoglu e Guler sono i migliori in un successo cementato dalla prestanza fisica e abilità dei lunghi, lanciati da Boscia Tanjevic anche al Fenerbahce e non solo in anni di nazionale non sempre felici. La Francia è una delusione, mai in partita: vero che le manca l’anima, Tony Parker, e tanti giocatori importanti, ma lo spettacolo è davvero modesto, Diaw a parte. Due triple di Turkoglu, in un duello Nba col francese, danno la leadership alla Turchia, possente sotto canestro proprio come piace a Tanjevic. Arriva anche a +10 a inizio del secondo quarto (26-16), con tanta zona e le folate offensive di Guler, che dovrebbe soprattutto essere uno specialista difensivo e segna 8 punti nel secondo quarto e non sbaglierà un tiro da 2 (7/7).

ZONA TURCA – Contro una squadra tanto atletica ma senza registi (il vero play è Diaw), la zona turca ha buon gioco, il tiro francese cala, i rientri difensivi latitano e i padroni di casa vanno al riposo sul +15 con 8 punti di Turkoglu e 7 di Ilyasova. Nella ripresa non cambia niente, anzi il vantaggio turco si dilata fino al +28 e i francesi continuano a non capire niente delle difese di Tanjevic, che increbilmente si concede un secondo tempo seduto sulla sua panchina, ma non difendono abbastanza per partire col loro spettacolare contropiede. Solo Diaw lascia il segno, l’altro Nba “vero” rimasto quest’anno, Batum, è impalpabile, De Colo segna solo a gara compromessa. Turkoglu entra nell’ultimo quarto con 20 punti, improvvisamente gli atletoni francesi cominciano a pressare, un paio di schiacciate spettacolari di Batum e tutto finisce. I ragazzoni di Boscia, gli altissimi Asik, Erden, Savas cresciuti con amorevole cura dal nostro ex c.t., sono invalicabili.

Turchia: Turkoglu 20, Guler 17, Asik 10.
Francia: Diaw 21, De Colo 15, Batum 11.



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