Almeno tredici persone sarebbero rimaste ferite e altre 103 sarebbero state arrestate a Istanbul in coincidenza con i disordini scoppiati nei pressi della centralissima piazza Taksim. Ferito lievemente anche un italiano, “medicato, dimesso, che sta bene.”
(america.aljazeera.com)
Centinaia di persone si sono radunate ieri in piazza Taksim ad Istanbul per una corteo in cui intendevano commemorare le proteste iniziate esattamente un anno fa marciando su Gezi Park, l’area a verde pubblico all’epoca oggetto di una speculazione edilizia avallata dal governo, all’origine delle manifestazioni di metà 2013 che costarono otto morti accertati e migliaia di feriti. Le cifre degli scontri di ieri sono state fornite dall’Associazione turca per i Diritti Umani, mentre dalle autorità non è diramato alcun bilancio ufficiale.
Le forze di polizia hanno utilizzato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni per sedare la protesta. La repressione è avvenuta dopo che un centinaio di manifestanti sono riusciti a radunarsi sulla Istiklal Caddesi – una delle vie più grandi dello shopping della città – chiedendo al governo del primo ministro Recep Tayyip Erdogan di dimettersi.
La Farnesina ha confermato il “lieve ferimento” di un italiano nel corso degli scontri anche ad Ankara, in Turchia. Il connazionale “è stato medicato, dimesso e sta bene”, fanno sapere dal ministero spiegando che “l’Unità di crisi sta monitorando la situazione e sta in stretto contatto con l’ambasciata ed ha inviato un sms di allerta a tutti i connazionali invitandoli a tenersi lontani dai luoghi delle manifestazioni”. A Istanbul la piazza Taksim era stata blindata. “Se andrete lì”, aveva detto qualche ora prima degli scontri Recep Tayyp Erdogan, “le forze di sicurezza hanno ricevuto istruzione di stroncare le manifestazioni e faranno ciò che devono dalla A alla Z”.
La polizia turca, infine, ha impedito al giornalista della Cnn, Ivan Watson, di trasmettere un servizio in diretta dalla piazza, interrogandolo per un’ora e mezza prima di rilasciarlo. “La polizia turca ha fermato me e la mia troupe durante un servizio in diretta da piazza Taksim”, ha denunciato Watson sul suo account Twitter. Il giornalista, che ha postato alcune foto come testimonianza, ha quindi sostenuto di essere stato preso a calci. “La polizia ha rilasciato la troupe della Cnn dopo un’ora e mezza. Un ufficiale si è scusato per l’agente che mi ha colpito mentre ero stato fermato”, ha precisato Watson con un tweet successivo.
(agi.it)