Turchia, trionfo elettorale di Erdogan che minaccia i “traditori”

Creato il 31 marzo 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Nonostante le accuse di corruzione e autoritarismo e la pioggia di rivelazioni compromettenti, il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha vinto nettamente le elezioni amministrative di ieri, ottenendo secondo i dati quasi definitivi il 45,6% contro il 28,2% al principale partito di opposizione, il Chp.

Il premier turco, Recep Tayyip Erdoğan (blouinnews.com)

Il partito islamico Akp del premier conserva inoltre il controllo sulle due principali città del paese, Istanbul e Ankara, mentre la terza, la ‘europea’ Smirne, rimane a guida Chp. A Istanbul l’uscente Akp Kadir Topbas ha il 48,1%, contro il 40,1% al Chp Mustafa Sarigul. Ad Ankara l’Akp Melih Kokcek ottiene il 44,8%, il Chp Mansur Yavas 43,9%. I dati nazionali, dopo lo spoglio del 98% delle schede, danno il 45,6% all’Akp, il 28% al Chp, il 15,3% al Mhp e il 5,9% al Bdp. La stampa di opposizione riferisce di numerose denunce di irregolarità, rilevando fra l’altro che la luce è venuta a mancare in 40 città durante le operazioni di spoglio. Ma la vittoria di Erdogan nonostante un calo di 4 punti rispetto al 49,6 delle politiche del 2011, appare incontestabile. Nella notte, dal balcone della sede del Akp ad Ankara, il premier ha annunciato davanti a migliaia di sostenitori in festa che ora i ‘traditori’ della nazione “la pagheranno”.

Ieri sera tardi Erdogan è apparso al balcone della sede del Akp accompagnato dalla famiglia, con accanto il figlio Bilal, con lui protagonista di una ormai celebre conversazione telefonica intercettata nella quale parlano di come “fare sparire” milioni di euro tenuti in casa. “Oggi il popolo ha smascherato i piani e le trappole immorali”, ha detto il premier turco, e “ha dato all’opposizione uno schiaffo ottomano”: “la politica delle registrazioni e delle cassette oggi e’ stata sconfitta” e “i politici immorali hanno perso”, ha aggiunto.

Il leader dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu ha accusato Erdogan durante la campagna elettorale di essere il “Primo Ladro” e un “dittatore”, facendo ascoltare durante i comizi le registrazioni compromettenti uscite su Twitter e Youtube prima della loro interdizione. Erdogan ha anche affermato che “la Turchia ha bisogno di una nuova opposizione”, e ha aggiunto ieri che “una nuova Turchia è nata oggi. Questo è il giorno del matrimonio con la nuova Turchia”.

La Turchia sta intercettando e bloccando i Google Domain Name System (Dns), ovvero i server che collegano l’indirizzo testuale di un sito web (come twitter.com) al suo corrispondente indirizzo numerico (Ip), per sorvegliare gli utenti. Lo scrive il colosso californiano sul suo blog. Il blocco del servizio Dns di Big G potrebbe essere stato attuato per impedire ai cittadini turchi di bypassare il veto imposto a siti come YouTube e Twitter. Con il rischio per gli utenti di essere spiati. La società di Mountain View sottolinea di aver ricevuto conferme che il suo servizio Dns viene “intercettato” dalla maggior parte degli Internet service provider turchi. “Come se qualcuno vi avesse cambiato i numeri di telefono nella vostra rubrica”, scrive l’ingegnere di Google Steven Carstensen.


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