
William Turner, Venezia, Campo Santo
Ho da poco visto un documentario su Turner che mi ha veramente fatto apprezzare questo artista straordinario e rivoluzionario. La sua rivoluzione riguardò il paesaggio e a Venezia dipinse alcuni dei più belli acquarelli del XIX secolo, dove anticipò tutto quello che la pittura avrebbe scoperto molto tempo dopo.La veduta che vi propongo per conoscere questo artista, è alquanto insolita in laguna, perchè guarda verso le Fondamenta Nuove e a destra verso il cimitero di San Michele. La vista corre a cannocchiale verso le montagne della terraferma e viene rovesciata all'indietro dall'esplosione delle nuvole raffigurate con un gesto pittorico che prende spunto dal migliore Guardi ed anticipa l'action painting. Turner è affascinato da Venezia, dalla sua luce. Ma lo è forse ancor di più dal suo estremismo: Venezia dopo il Congresso di Vienna verserà in condizioni drammatiche di povertà e di annullamento dei commerci, passati per volontà austriaca a Trieste. La ribellione serpeggia e porterà ai fatti del 1948-49 quando la rivolta verrà guidata dagli intellettuali, da Manin a Tommaseo.E infatti Turner racconta una Venezia dove le navi di alto tonnaggio sono scomparse, una sorta d'India dei suoi tempi che lui visita come luogo dello spirito, come percorso dell'evasione.




