Che cos’è la spensieratezza?
Il dizionario è chiaro: è l’assenza di pensieri tristi o fastidiosi, è caratterizzata da serenità e assenza di preoccupazioni.
Ecco, le due ore di spensieratezza settimanale oggi sono trascorse piacevolmente in compagnia di questo film: “Tutta colpa di Freud“.
Intendiamoci: non si tratta di uno di quei film che passeranno alla storia della commedia all’italiana, ma è certamente uno di quei film che assolvono degnamente al loro compito: spazzare via per un paio d’ore le preoccupazioni quotidiane con una storia gradevole, misurata, senza volgarità e con il giusto tocco di comicità.
E poi gli attori sono bravi.
Una sorpresa per me è stata Anna Foglietta, che interpreta una delle tre figlie di Francesco e che tenta (con poca convinzione) di modificare i suoi gusti sessuali, transitando dall’omosessualità all’eterosessualità e quindi risultando protagonista di incontri paradossali con ipotetici spasimanti maschili.
Bravi anche Marco Giallini e Alessandro Gassman, per non parlare di lei, che anche se qui non fa la parte della panterona, ma della moglie quarantenne alla quale si è sfasciato il matrimonio, più macina film e più sembra acquistare fascino.
P.S.: uno dei prossimi giorni spiegherò perché, per me, la reintroduzione delle preferenze nella nuova legge elettorale è un’emerita str…