Magazine Diario personale

Tutte puttane con una inconsapevole vocazione ad essere stuprate ( eccetto la mamma, la sorella e via enumerando nel gineceo di famiglia )

Da Mizaar

donna allo specchio rockwellE’ vecchio come il cucco il vizio di sguinzagliare lingua e ipotetici ” bastoni ” per punire le donne. Sconosciuta agli uomini, perlomeno a certi uomini, è la capacità di interloquire su piani dialettici noti, in mondi dove è di casa la convivenza civile. Sicché una donna che non ci piace, che non fa cose che noi vorremmo che faccia, si aggredisce prima verbalmente, trovando fastidiosi il timbro di voce, come si atteggia, quante volte crede di riportarci alla ragione, noi maschi irragionevoli e pentastelle cazzuti. Poi si inventa il giochino planetario, quello che messo in circolo nel circolo degli idioti, mette in evidenza tutto il potenziale stupratorio dei partecipanti. Perché è tristemente vero che nel 2014 l’unico strumento con cui ancora certi personaggi credono di poter punire una donna è il bastone che credono di avere tra le gambe, il pisellino che all’occorrenza potrebbe diventare arma di offesa – se bisogna credere nella capacità esibizionistica di certe affermazioni. Salvo poi rassicurare la stessa donna, oggetto di tante eleganti esternazioni, che può stare tranquilla tanto una persona così chi avrebbe mai voglia di stuprarla? E ancora non paghi di prendersela con una sola ne attaccano un’altra, colpevole di essersi macchiata, per osmosi, di colpe che non le appartengono, solo perché ” moglie di ” ” nuora di quell’altro famoso per essere stato un terrorista “. Allora buttiamola ad offesa, le donne tutte puttane, tutte  potenzialmente stuprabili, eccetto la mamma – e per forza, la mamma è sempre la mamma! – la sorella, la zia Concetta – quella con i baffi, che lei vorrebbe magari, ma chi se la sente di farlo? Siamo ancorati come cozze patelle allo scoglio del maschio primitivo, come il vino di Puglia quello tosto. La finezza è di casa altrove, lo sberleffo, i cacchini pane quotidiano. Vivissimi complimenti ad un manipolo di coraggiosi partigiani della pornografia politica, ad un assembramento di cazzuti celoduristi di ritorno. ( Sono arrabbiata come donna, tantissimo. Perché nelle invettive quotidiane i bravi ragazzi non dedicano un pensiero allo stupro di un qualsiasi giornalista – ah, dimenticavo di quelli si bruciano i libri – ma solo alle donne? Fatto alle donne viene meglio? Non ci si arma di vani sproloqui, ma di fatti che non non rasentano la violenza. Da quello che mi risulta Gandhi non ha mai pensato di stuprare nessuno )


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