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Tutti i profumi della mia vita. - All perfumes of my life.

Creato il 18 settembre 2012 da Womanactually @womanactually

Tutti i profumi della mia vita. - All perfumes of my life.


Dietro ogni donna c’è una lunga storia fatta di note profumate.Il profumo che indossiamo oggi è inevitabilmente il risultato di un lungo percorso iniziato da tempo immemorabile. La moda cambia continuamente e così anche le fragranze proposte, ma a differenza della stragrande maggioranza dei capi d’abbigliamento, un profumo può essere “il nostro” per anni.Scavando tra i ricordi, ho realizzato di aver ricevuto il mio primo profumo alle scuole elementari, regalatomi da un compagno di classe i cui genitori possedevano una profumeria. La fragranza era Naj Oleari, dall’inconfondibile tappo verde acqua, simile al colore delle scatole di Tiffany;-). Era composto da un bouquet di note esclusivamente floreali e molto fresche, fanciullesco e soprattutto frizzante.Ne sono seguiti altri tredici, (sempre che non me sia dimenticato qualcuno) con una corrispondenza età-fragranza a dir poco singolare.

Passando dalle elementari alle scuole medie ho radicalmente cambiato genere, sottraendo dal bagno di mia nonna un flacone di Coco Chanel; un profumo davvero impegnativo se ci pensate bene. Entrando nella fase adolescenziale, durante la quale non si è più bambine ma nemmeno donne, sentivo il bisogno di qualcosa che mi facesse sentire più “grande”.Nel pieno dell’adolescenza non sono riuscita a scampare dal fenomeno profumo “unisex” ed ecco che mi sono ritrovata a spruzzare sul mio collo litri di CK one e CK be di Calvin Klein.Ho cercato di ritrovare di nuovo la femminilità verso il penultimo anno delle scuole superiori, iniziando ad usare Mariella Burani ricco di note floreali ma, a diffrenza di Naj Oleari, molto più calde e avvolgenti.Al primo anno di università sono passata a Innocence di Chloè, molto dolce e un po’ “borotalcato”. Non ho fatto in tempo a finire nemmeno il primo flacone quando ho scoperto Contradiction di Calvin Klein. Attirata inizialmente dallo slogan “She is always and never the same” (sempre e mai la stessa), con il quale volevo disperatamente identificarmi, è finita che mi sono fatta tre anni almeno con quel profumo.L’amore per Contradiction è finito solo con la scoperta dell’ormai fuori commercio (ma è possibile?) eau de parfum di Issey Miyake Le Feu d’Issey. La sua caratteristica principale era la presenza della rosa bulgara, talmente forte che appena vaporizzato “attaccava in gola”. Ma poi quello che diventava…indescrivibile davvero. Passava dal floreale al legnoso, e poi ancora allo speziato. Poche persone in quel periodo non mi hanno chiesto quale profumo indossassi. E poi la confezione era spettacolare, una palla tra il rosso e l’arancione, comodisima da tirare per altro;-). Non credo che avrei mai smesso di usare le Feu D’Issey se non avessero smesso di produrlo. Era esattamente la mia essenza. Non credo che mi ricapiterà mai un “incontro” così straordinario. Appena ho saputo del suo imminente ritiro dai punti vendita, ho girato per tutte le profumerie del centro di Bologna (allora facevo l’università lì) facendomi vendere tutti i tester che ho potuto trovare. Avevo un bottino di sette flaconi, che sommati in quantità diventavano tre. Li ho centellinati e ho conservato l’ultimo per ricordo. Ancora oggi, quando mi capita un’occasione importante o quando voglio premiarmi, me ne regalo due spruzzi. La fragranza è ancora meravigliosamente intatta.Dopo aver elaborato il lutto per la scomparsa de Le Feu d’Issey, ho provato ad acquistare Le Feu D’Issey Light, che ho opportunamente riposto nella sua confezione per cacciarlo nel dimenticatoio.Confusa e allo sbando nella ricerca della nuova fragranza che potesse interpretare me stessa, sono passata attraverso le insulse note di Very Irresistible di Givenchy, Allure Sensuelle di Chanel per approdare ad un nuovo porto sicuro, quello di Prada. Speziato, legnoso, deciso. Avevo preso una tale cotta che mi ero comprata anche la versione “parfum de sac” che portavo sempre con me. Ma si sa che una cotta non è un amore.Qualche anno fa ho fatto l’ultimo cambiamento imbattendomi in Black Orchid di Tom Ford. Devo dire che è un profumo che rappresenta perfettamente i miei trent’anni inoltrati. Sofisticato, femminile al punto giusto, ma decisamente poco dolce e floreale. Ed è così che ho realizzato come deve essere un profumo per calzarmi a pennello: speziato, pungente, legnoso, intenso e se deve esserci un fiore non deve essere troppo dolce, ma di carattere.Da un po’ di tempo ho anche adottato la filosofia della doppia fragranza: un profumo per l’inverno e uno per l’estate. Sono cascata poco lontano e per i mesi caldi utilizzo White Patchouli sempre di Tom Ford.Questa è la prima volta che ripercorro la storia dei miei profumi e vi confesso che la mia mente si affollata di reminiscenze, belle o meno ha poca importanza, ma credo che il nostro olfatto sia un senso meraviglioso e davvero importante per custodire e rievocare i nostri ricordi.Sarebbe stupendo se qualcuna/o di voi ci raccontasse la storia dei profumi della propria vita.
Se avrete voglia di scriverla, inviatela al nostro indirizzo mail [email protected], saremo felici di pubblicarla e metteremo l’indirizzo del vostro blog, se ne avete uno.Love, G.Ed eccoli qui, tutti i profumi della mia vita.Tutti i profumi della mia vita. - All perfumes of my life.
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Parfum de sac


Tutti i profumi della mia vita. - All perfumes of my life.

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Behind every woman there is a long history of perfumed notes. 
The fragrance that we wear today is inevitably the result of a long journey started from time immemorial. Fashion changes constantly and even fragrances proposals, but unlike the vast majority of clothing, a perfume can be "our" for years. 
Digging through the memories, I realized that I have received my first perfume in elementary school, the gift of a classmate whose parents owned a perfumery. The fragrance was Naj Oleari, in the unmistakable green cap, similar to the color of the boxes from Tiffany; - ). It was composed of a bouquet of known only floral and very fresh, childish and particularly sparkling. 
Moving from elementary to secondary schools i have radically changed gender, by subtracting from the bath of my grandmother a bottle of Coco Chanel; a perfume really challenging if you do well. 
On entering the adolescent stage, during which you are not more girls but even women, i felt the need of something that i felt more "great". In the midst of adolescence are not managed to escape from the phenomenon perfume "unisex" and here I found myself to spray on my neck liters of CK one and CK be by Calvin Klein. 
I tried to find a new femininity to the penultimate year of high school, beginning to use Mariella Burani rich in floral notes, but a difference of Naj Oleari, much more warm and enveloping. 
In the first year of university are passed to Innocence of Chloe, very sweet and a little "borotalcato". I did not have time to finish even the first bottle when i discovered Contradiction by Calvin Klein. Initially attracted by the slogan "She is always and never the same" (always and never the same), with which i wanted to desperately identifying myself, and finished that i have made at least three years with that scent. 
I stopped to use Contradiction only with the discovery of the now outside trade eau de parfum of Issey Miyake The Feu d'Issey. Its main feature was the presence of the Bulgarian rose, so strong that just vaporized "attacked in throat". But then what became…indescribable really. Passed from floral to woody, and then again to spicy. Very few people in that period i wasn't asked which perfume acts. And then the package was spectacular, a ball between the red and orange. Don't think i would have never ceased to use the Feu D'Issey if they had not ceased to produce it. It was exactly my essence. Do not think that will happen never more than a "meeting" so extraordinary. After processing the mourning for the death of Le Feu d'Issey, i tried to buy the Feu D'Issey Light, which i conveniently stored in its package to kick him out into oblivion.
Confused and adrift in the search for new fragrance that could interpret myself, are passed through the insignificant notes of Very Irresistible Givenchy, Allure Sensuelle by Chanel to arrive at a new safe harbor, to Prada. Spicy, woody, decided. 
A few years ago I made the last change through several wards in Black Orchid by Tom Ford. I have to say that it is a perfume that is perfectly my thirty years forwarded. Sophisticated, feminine in the right spot, but definitely a little sweet and floral. And that's the way i realized as must be the fragrance for me: spicy, pungent, wooden, intense and if there is to be a flower must not be too sweet, but of character. 
From a little time i have also adopted the philosophy of the double fragrance: a fragrance for the winter, and one for the summer. I have moved a little from the original and for the warmer months use White Patchouli always by Tom Ford. 
This is the first time that i think back over the history of my fragrances and i have to admit that my mind is crowded with reminiscences, beautiful or not has little importance, but I believe that our smell is a wonderful sense is really important to preserve and evoke our memories. 
I would really like some/or you would recount the history of the perfume of their own life. If you want to write it, send it to our email address [email protected] , we will be happy to publish it and put the address of your blog, if you have one. 
Love, G.

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