Tutti morimmo a spread

Creato il 12 luglio 2011 da Ilpescatorediperle
L'Italia è una repubblica fondata sullo spread.La distanza fra le stelle e le stalle, che da noi non è mai una linea retta, ma un arzigogolo con la tremarella, si presenta, oggi, sottoforma di differenziale tra i tassi sui nostri titoli di Stato e quelli tedeschi. Sembra di tornare al '92. Così, gli è che a Berlusconi e soci è riuscito di riportarci a prima della loro discesa in campo. Ho 9 anni, ho appena finito la terza elementare, passando dalla matita alla biro, dalle righette alle righe. Tra pochi giorni verrà ucciso Paolo Borsellino. Ma io non sono Marty McFly e di certo Tremonti non è Doc (vuoi mettere "Gvande Giove!" detto da lui?). Allora cerchiamo di capire che cosa sta succedendo. Qualcuno prova a spiegarsi le cose, senza mélo. Leggo un'intervista a Romano Prodi sulla crisi. Sia come sia, io preferivo il Balanzone noioso e bofonchiante a questi Meneghino e Brighella da avanspettacolo. Ed ecco, l'eterna domanda che mi faccio: sul perché abbiamo continuato a votarli, quando c'erano tutti gli strumenti per capire.Oggi ce la prendiamo con gli speculatori. La vera questione è invece quanto si potesse andare ancora avanti così, con ministri che si danno del cretino a vicenda in pubblico, presidenti inguinali, agende di governo vuote. Non è a chi va in Borsa per guadagnare che dobbiamo porre questa domanda: ma a chi, di volta in volta, vota i Karamanlis, i Bush, i Berlusconi che, da ogni parte, fanno debito e lo lasciano a chi viene dopo.
Chi compra i nostri titoli di Stato sembra non fidarsi più molto di loro. C'è da chiedersi quanto continueremo a fidarci degli speculatori al governo.

da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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