Sono passati cinque giorni dal voto, cinque come le stelle che oggi tutti vogliono. Marina Sereni, deputata PD non certo di primo pelo, ieri si è detta contro la TAV in val di susa. Ci ha dovuto perdere solo un paio di elezioni e prendere a bastonate e lacrimogeni il popolo di una valle di montagna per una decina di anni per capire che era un boomerang. Fino al 22 febbraio, Marina Sereni dichiarava senza batter ciglio: “non si può non fare la tav” (vedi video), ieri la stessa ha dichiarato “Noi siamo contro le grandi opere, anche contro la Tav“. Siamo nelle mani di un comico, ma almeno le cause dovremmo averle intuite ormai.
Scherzi su governi formati da partiti di minoranza a parte, in qualche modo ci siamo: Bersani ha fatto una proposta di governo a tema. In sintesi: rivedere l’austerità europea, pensare al lavoro (ma va?), il sociale e le pubbliche amministrazioni che non saldano i propri crediti (finalmente!), dimezzare i parlamentari e rivedere i costi della politica (olé!), norme anti-corruzione e conflitto d’interesse (santo subito! santo subito!), infine legge elettorale (uno di noi! Bersani uno di noi!).
Qui di seguito la conferenza stampa del leader del Pd con la proposta di governo.