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Tutto Quello che Avreste Voluto Sapere su RCS

Creato il 14 maggio 2015 da Pedroelrey

E’ pas­sata poco più di una set­ti­mana dal discorso di inse­dia­mento del nuovo Diret­tore del Cor­riere della Sera. Discorso nel quale i rife­ri­menti al digi­tale, all’importanza di una “pre­senza orga­niz­zata e non casuale su tutti i social net­work” ed alla neces­sità di una rior­ga­niz­za­zione del lavoro che que­sto com­porta sono accom­pa­gnati da una sana dose di rea­li­smo sulla rile­vanza che con­ti­nua ad avere il gior­nale nella sua ver­sione car­ta­cea come [di]mostra la word cloud che abbiamo rea­liz­zato.

Word Cloud Fontana

Dopo l’inqua­dra­mento gene­rale effet­tuato in occa­sione del Festi­val Inter­na­zio­nale del Gior­na­li­smo, ini­ziamo oggi, par­tendo pro­prio da RCS Media­Group, un appro­fon­di­mento dedi­cato a cia­scuno dei prin­ci­pali player dell’editoria nostrana.

Il primo gra­fico illu­stra lo sto­rico dei ricavi con­so­li­dati dal 2002 al 2014 il cui anda­mento risulta evi­dente la discesa dei fat­tu­rati che hanno però cono­sciuto, nel periodo preso in con­si­de­ra­zione, una cre­scita più o meno costante fino al 2007. Poi una lunga discesa che ha por­tato nel 2009 i ricavi ai livelli di sette anni prima e nel 2012 a scen­dere sotto quota 2 miliardi di euro. Nel com­plesso la fles­sione, dal valore mas­simo rag­giunto dai ricavi nel 2007 alla fine del 2014, è di 1.459 milioni di euro.

Una fles­sione che, come per tutti i gruppi edi­to­riali, è gui­data dall’inarrestabile declino del car­ta­ceo ma che per il momento in RCS non cor­ri­sponde una ade­guata cre­scita del digi­tale [certo, il gruppo in Ita­lia è deci­sa­mente in buona com­pa­gnia su que­sto aspetto]. Sep­pure il con­tri­buto del digi­tale ai ricavi totali del gruppo dal 2010 al 2014 è pra­ti­ca­mente tri­pli­cato – dal 4,6% al 12,6% – la cre­scita del “peso” del digi­tale sui ricavi totali sem­bra oggi in fre­nata: nel 2012 i ricavi digi­tali rap­pre­sen­ta­vano il 9% del totale del fat­tu­rato del gruppo, nel 2013 sono pari all’11% e, come detto, nel 2014 il 12,6%. Una cre­scita sì ma non di quanto pro­ba­bil­mente ci si dovrebbe aspet­tare tenendo conto che la per­cen­tuale è cal­co­lata su ricavi totali che sono, come sap­piamo, in calo. L’obiettivo del 21% dato nel piano di svi­luppo per il 2015 non sem­bra faci­lemtne rag­giun­gi­bile. In asso­luto le reve­nue da digi­tale del 2014 rispetto all’anno pre­ce­dente regi­strano secondo i nostri cal­coli un + 9,7%.

[Nota: il valore dei ricavi da digi­tale è dato come somma delle diverse aree del gruppo non è scor­po­rato dalle altre voci come ad esem­pio ricavi pub­bli­ci­tari e ricavi dif­fu­sio­nali, quindi non è som­ma­bile a que­sti per otte­nere il totale dei ricavi consolidati]

I numeri dei bilanci di Rcs dicono inol­tre che la fles­sione dei ricavi ha soprat­tutto un “col­pe­vole”: il dra­stico calo dei ricavi dif­fu­sio­nali. Negli ultimi cin­que eser­cizi – dal 2010 al 2014 – a pesare per quasi il 60% [il 57% per la pre­ci­sione] sulla fles­sione di 975,9 milioni di euro dei ricavi totali è il –558,6 milioni regi­strato dai ricavi dif­fu­sio­nali. Un peso deci­sa­mente mag­giore di quello rela­tivo alla crisi della pub­bli­cità i cui effetti in Rcs [una fles­sione di 268,4 milioni nel mede­simo periodo] ha pesato sul calo del fat­tu­rato “solo” per il 28%. La pub­bli­cità tra l’altro nel 2014 regi­stra un +3,2% rispetto all’anno pre­ce­dente, ed è la prima volta dopo anni di segno meno.

In Rcs – come in tutti i gruppi edi­to­riali di que­sto mondo – si è anche molto tagliato sui costi. Quanto? Pren­dendo come rife­ri­mento ancora gli ultimi cin­que eser­cizi il costo del lavoro è dimi­nuito di 127,5 milioni di euro, i costi ope­ra­tivi di 674,6 milioni. Rispet­ti­va­mente un taglio del 28,1% e del 43,1%. In un gra­fico ci è sem­brato inte­res­sante met­tere a con­fronto nel periodo 2014–2010 i tagli dei costi e le fles­sioni dei prin­ci­pali voci di ricavo.

Nel piano per lo svi­luppo 2013–2015, un docu­mento par­ti­co­lar­mente impor­tante per il futuro del gruppo, ven­gono fatte delle pre­vi­sioni e posti obiet­tivi per il suo rilan­cio: ci è sem­brato inte­res­sante met­terli a con­fronto con i risul­tati del 2014 per vedere lo “stato di avan­za­mento” su que­gli obiet­tivi stra­te­gici che in Rcs si sono posti per la fine del pros­simo anno.

Se per quanto riguarda l’incidenza dei ricavi dal digi­tale, sti­mata al 15% a fine 2015, la nostra ela­bo­ra­zione [vedi info­gra­fica sot­to­stante] mostra un trend abba­stanza in linea con le aspet­ta­tive in ter­mini di inci­denza sul totale, sono però gli inve­sti­menti fatti che non hanno por­tato il red­dito atteso.

gruppo rcs | Create info­gra­phics

[Nota meto­do­lo­gica: i valori delle sin­gole voci, dove non spe­ci­fi­cato, sono quelli pun­tuali indi­cati anno per anno nei rela­tivi bilanci e non quelli ride­ter­mi­nati su base omo­ge­nea o riclas­si­fi­cati nei bilanci suc­ces­sivi (per essere più chiari: ad esem­pio, la voce ricavi del 2012 è quella indi­cata nel bilan­cio 2012 non quella ride­ter­mi­nata suvc­ces­si­va­mente nel bilan­cio 2013)].


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