TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE PRIMA DI TRASFERIRSI IN INDIA
L'India è un Paese dalle mille contraddizioni ed è per questo che attira tantissimi occidentali che ci arrivano con il desiderio di rimanerci per sempre.
Anche in Italia ci sono sempre più persone che decidono di trasferirsi, per sempre o per un periodo limitato, in India.
Molte di queste cercano se stesse e vorrebbero fare un cammino spirituale, mentre moltissime altre cercano una nuova vita lontana dai ritmi frenetici tipici dell'Europa e dell'Occidente in generale.
Per tutti coloro che stanno pensando di mollare la loro routine per fare un cambio di vita netto e deciso andando a vivere in India, diamo qualche piccolo consiglio.
Innanzitutto, c'è da sottolineare che l'India è bella ovunque: che si tratti di Goa, di Nuova Delhi o di Calcutta, o che si tratti delle città più piccole e caratteristiche, questo Paese è da scoprire. Indubbiamente, da turisti tutto è più semplice, perché chi ci va per vivere si trova davanti a delle difficoltà che, naturalmente, in vacanza non si avvertono.
Uno dei vantaggi di questa terra è che, essendo stata per molto tempo colonia britannica, l'inglese è la lingua ufficiale del commercio e degli affari e per questo, chi non lo desidera non ha alcuna necessità di apprendere l'hindi.
Ma quali sono i documenti che servono per lavorare in India?
Come in ogni Paese, anche qui viene richiesto un visto turistico, che serve per poter lavorare in India legalmente.
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Il visto per lavoro viene rilasciato dalle autorità a tutti coloro che hanno un salario annuale di almeno 25000 dollari.
Si faccia bene attenzione, perché si tratta di un requisito necessario, senza il quale il visto verrà rifiutato.
Le uniche eccezioni che si fanno sono per i seguenti lavori: insegnante di lingua non inglese, cuochi di cucina etnica, traduttori, staff diplomatico.
Inoltre, un'altra condizione è la lettera di presentazione di una ditta indiana che deve dichiarare di voler assumere il soggetto che chiede il visto.