Ancora un fine settimana denso di significati, quello che è andato in archivio ieri a Cantalupa, per il Team azzurro. Si trattava del terzo raduno della nuova vita della nazionale italiana e le risultanze sono state ancora una volta assolutamente positive. Lo sottolineano i tecnici Massimo Scotti e Sabrina Prade: “Una due giorni perfetta, sotto tutti i punti di vista. Tecnicamente abbiamo quasi concluso l’esercizio che ci vedrà protagonisti a Nottingham, nei Mondiali del prossimo agosto. Ciò che dà molta fiducia è il clima instauratosi nel gruppo, di grande compattezza, partecipazione, motivazione. Un gruppo ben amalgamato che sembra si alleni in queste situazioni da molte stagioni ed invece lo fa solo da pochissimo tempo. E’ rimasta favorevolmente colpita e stupita di ciò anche Nadia De Vecchi, Consigliere nazionale FITW nonchè importante tecnico e personaggio illustre del movimento internazionale di settore. Nel corso della due giorni i ragazzi hanno inoltre potuto constatare quanto lo sport italiano inteso nella sua accezione più ampia li segua e li sproni a far bene. Hanno fatto loro visita, infatti, il presidente del Coni Piemonte Gianfranco Porqueddu, il Presidente della Fit Arco Mario Scarzella e, naturalmente, il Presidente FITW Franco Ferraresi. Tornando agli aspetti tecnici alla conclusione effettiva dell’esercizio mancano ancora circa 15 secondi di “collegamento” che metteremo a punto nelle prossime uscite”.
Quando è prevista la prossima?: “Il 15 e 16 febbraio, nuovamente a Cantalupa”. Sempre più ambizioso il progetto Team e Nazionale: “Il nostro obiettivo – proseguono i tecnici responsabili del progetto – è quello di arrivare al Mondiale con una Nazionale perfetta, frutto di un lavoro approfondito nel quale la cura di ogni dettaglio è basilare. Un’operazione completamente diversa rispetto a quelle compiute in passato. Tanto per fare paragoni illustri in “stile” Giappone, nazionale leader su scala internazionale”. Tra le note di colore delle due giornate anche l’incontro, con tanto di foto, con l’olimpionico di tiro con l’arco Marco Galiazzo: “Toccare un plurimedagliato olimpico – concludono i tecnici azzurri – può portare bene e non abbiamo perso l’occasione di farlo”. Ora tutti nelle rispettive società, già pregustando il prossimo incontro di Team, da vivere intensamente e con il comune imperativo di continuare a crescere.
Roberto Bertellino
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