ROMA – Si chiama “Social Tv” ed è il nuovo metodo di fare televisione, che permette di fruire i programmi televisivi attraverso internet ed il web. L’interazione tra televisione e internet in fondo è un fenomeno sempre più in crescita e, ormai, non sei un “vero programma” se come minimo non sei su Twitter o su Facebook.
Così, che siano i faccia a faccia tra i candidati politici, che sia lo show di Roberto Benigni dedicato alla Costituzione italiana, che siano reality show come Masterchef o talent show come X Factor o programmi di politica e attualità come Servixio Pubblico, Report o L’Ultima Parola, non vi è programma che non si sia aperta al mondo del Social Tv.
Tra le trasmissioni continuative più social degli ultimi tre mesi del 2012 (non sono state considerate le fiction e le serie tv), spicca su tutte X Factor, che ha prodotto il maggior numero di conversazioni: ben 630.391 menzioni su Twitter (di cui 93.503 quelle specifiche all’account ufficiale), in media 70.043 a puntata, con uno show record che ha determinato 115.000 tweet grazie alla presenza dei One Direction.
Anche il social network Facebook fa la sua parte, le cui interazioni sono circa 800.000 per una media di 301 ad ogni post.
Sempre X Factor si aggiudica il premio per i messaggi più “virali” della stagione: su Facebook quello sulla vittoria di Chiara ha sollecitato quasi 31.000 reazioni, mentre su Twitter ha funzionato quello dell’annuncio della futura partecipazione degli One Direction.
Il secondo posto tra le trasmissioni più discusse se lo aggiudica Servizio Pubblico con oltre 240.000 citazioni su Twitter (di cui 33.447 dirette all’account) e 390.504 interazioni sulla pagina Facebook. Il terzo posto va invece a Report che ha generato oltre 70.000 tweet (di cui 18.485 indirizzate all’account ufficiale) e oltre 250.000 interazioni sul social network più grande del mondo, in media 513 per ogni status update, un record tra i programmi analizzati.
Vincenzo Cosenza, social media strategist di Blogmeter, spiega che “i tratti comuni del successo degli show analizzati possono essere riassunti in tre punti: una strategia integrata di marketing, che parte dall’ascolto delle conversazioni in rete, una gestione costante degli ambienti social, una decisa commistione on air/on line, ribadendo, durante la messa in onda, la propria presenza sul web, mandare in sovraimpressione l’hashtag ufficiale che aggrega le discussioni, valorizzare in diretta le opinioni espresse sui social media. Nei prossimi mesi il pubblico attivo aumenterà, condizionando sempre più il successo delle trasmissioni. Vedremo quanti autori e produttori sapranno venire incontro alle nuove abitudini di fruizione, raccogliendo la sfida del cambiamento”.