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Uberpop contro il monopolio dei taxi

Creato il 11 giugno 2014 da Nicola933

Da Milano a Londra, passando per Barcellona e Berlino: tutti uniti contro Uber.

L’arrivo di una nuova applicazione americana mette in tilt i tassisti di molte città europee.

Napoli e Milano sono stati i centri della protesta qui in Italia. Mentre a Napoli si è bloccato il traffico delle vie centrali, tutti i tassisti hanno aderito e sono partiti fischi verso qualche taxi che scorrazzava non curante della protesta, a Milano lo sciopero è stato definito “leggero”.

“Non vogliamo penalizzare la città e le 100mila persone che mediamente, ogni giorno, si muovono tra le vie milanesi con i taxi.” I tassisti scendono in piazza contro “ogni tipo di abusivismo” e, secondo loro, l’applicazione Uber ( di origine americana ed emigrata oltreoceano,fino al nostro Stivale) rappresenta il culmine dell’abusività.

Palazzo Marino dichiara che negli ultimi mesi, sulla zona, sono stati fatti più di 3.360 controlli,e dall’inizio del 2014 sono stati sequestrati 28 veicoli di Ncc (noleggio CON conducente) e tra i 47 abusivi accertati due erano di UberPop, l’applicazione che “liberalizza la professione di tassista”; chiunque potrà diventare tassista, dietro compenso, eliminando la chiamata, l’attesa. UberPop è stata dichiarata «illegale» dal governo.

Per i tassisti questi controlli non bastano, vogliono di più. Su una multinazionale che «paga le tasse in Delaware con un sistema di scatole cinesi». «Vogliamo tenere alta l’attenzione dei politici perché tutte le forme di abusivismo vanno contrastate per la tutela dei trasportati. Non c’è di peggio che alle dichiarazioni delle istituzioni non seguano fatti», rimarca Nereo Villa, del sindacato Satam.

Per questo sono state proclamate 14 ore di fermo, dalle 8 alle 22, nessun corteo ad intasare le strade della città,ma 15 presidi informativi, scali, stazioni nelle vie principali. Qui i tassisti fermi spiegano le proprie motivazioni, ed armati di supporti cartacei spiegano, perché, secondo loro, quest’ultima moda americana sia inapplicabile.

Questo sciopero è stato deciso oltre un mese fa seguendo le regole stabilite dalla Commissione di garanzia. Uber,però, non resta fermo e rincara la dose: da oggi ci saranno tagli del 20% sulle tariffe delle corse. L’applicazione, già dopo i primi due sequestri d’auto aveva sottolineato che essendo un servizio di un privato e tra privati, organizzati come un gruppo chiuso di utenti che condivide l’auto, non poteva esser accusata di illegalità.

Giovanni Maggiolo, Unica Cgil, sostiene che i tagli promessi dall’applicazione siano impossibili.Le leggi in vigore vietano la sosta su strada e pretendono tariffe prefissate.


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